Il presente lavoro illustra il progetto e lo sviluppo di un prototipo di una macchina automatica per l’innesto erbaceo del pomodoro. Selezionando opportunamente innesto e portainnesto è possibile realizzare delle colture maggiormente robuste agli agenti patogeni e quindi in grado di ammettere una potenziale riduzione della richiesta di utilizzo di fitofarmaci. Il progetto è innovativo in quanto ad oggi tale tipo di operazione è effettuato in maniera prevalentemente manuale o, nel caso migliore, con macchine agevolatrici semiautomatiche. La macchina proposta è a comando elettro-pneumatico e presenta anche uno studio dettagliato riguardante le dita di presa realizzare per non danneggiare lo stelo delle piantine. L’automazione del ciclo di lavoro è ottenuto tramite l’utilizzo di un PLC.
PROTOTIPO INNOVATIVO DI MACCHINA PER L’AUTOMAZIONE DELL’INNESTO ERBACEO DEL POMODORO / Belforte, Guido; Eula, Gabriella; Raparelli, Terenziano; Sirolli, SILVIA ALESSANDRA; Piccarolo, Pietro; Gay, Paolo; Davide Ricauda Aimonino, ; Comba, Lorenzo. - ELETTRONICO. - luglio 2014:(2014), pp. 1-8. (Intervento presentato al convegno 3° Congresso Nazionale del Coordinamento della Meccanica Italiana tenutosi a Napoli nel 30 giugno - 1 luglio 2014).
PROTOTIPO INNOVATIVO DI MACCHINA PER L’AUTOMAZIONE DELL’INNESTO ERBACEO DEL POMODORO
BELFORTE, GUIDO;EULA, Gabriella;RAPARELLI, TERENZIANO;SIROLLI, SILVIA ALESSANDRA;PICCAROLO, PIETRO;GAY, Paolo;Lorenzo Comba
2014
Abstract
Il presente lavoro illustra il progetto e lo sviluppo di un prototipo di una macchina automatica per l’innesto erbaceo del pomodoro. Selezionando opportunamente innesto e portainnesto è possibile realizzare delle colture maggiormente robuste agli agenti patogeni e quindi in grado di ammettere una potenziale riduzione della richiesta di utilizzo di fitofarmaci. Il progetto è innovativo in quanto ad oggi tale tipo di operazione è effettuato in maniera prevalentemente manuale o, nel caso migliore, con macchine agevolatrici semiautomatiche. La macchina proposta è a comando elettro-pneumatico e presenta anche uno studio dettagliato riguardante le dita di presa realizzare per non danneggiare lo stelo delle piantine. L’automazione del ciclo di lavoro è ottenuto tramite l’utilizzo di un PLC.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2562355
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