Il saggio ripercorre le vicende di Graphicus intrecciandole alla storia della tipografia torinese per la quale rappresenta un punto di riferimento lungo l’intero secolo scorso, a prescindere dalla sua longevità estesa ai giorni nostri. La rivista è fondata da Luigi Gianolio a Torino nel 1911 con il nome di Piemonte Grafico, per l’arte, per l’unione, per il bene economico e la sua storia è dagli inizi unita a quella della società Nebiolo, coinvolta anche in diversi progetti editoriali. L’intento della rivista è fornire un supporto culturale e professionale ai tecnici che svolgevano un ruolo nuovo nell’industria, alla luce delle nuove tecniche tipografiche. Nel 1932 Graphicus subisce un cambiamento dalla collaborazione con la Scuola Tipografica Vigliardi-Paravia e grazie al contributo del pittore Giulio Da Milano, direttore dello Studio artistico Nebiolo, del tipografo Edoardo Orecchia e dell’artista Ezio D’Errico, partecipa negli anni decisivi per la moderna grafica italiana al dibattito in corso sui nuovi linguaggi, confrontandosi con la milanese Campo Grafico. Dal dopoguerra, con la nascita dell’associazione Progetto Grafico, la rivista diventa una sorta di organo di rappresentanza ufficiale della categoria dei tipografi, cambiando ulteriormente veste e contenuti negli anni dell’art direction di Aldo Novarese, avviandosi verso un processo di internazionalizzazione con l’ingresso nel gruppo di lavoro costituito dalle principali riviste di settore europee Eurographic Press.
La rivista Graphicus nella tipografia torinese / Filippini, Ali. - (2023), pp. 91-101. (Intervento presentato al convegno Fonderia caratteri Nebiolo, 1878-1978. Nuovi studi critici tenutosi a Torino (ITA) nel 16-17 settembre 2021).
La rivista Graphicus nella tipografia torinese.
Filippini, Ali
2023
Abstract
Il saggio ripercorre le vicende di Graphicus intrecciandole alla storia della tipografia torinese per la quale rappresenta un punto di riferimento lungo l’intero secolo scorso, a prescindere dalla sua longevità estesa ai giorni nostri. La rivista è fondata da Luigi Gianolio a Torino nel 1911 con il nome di Piemonte Grafico, per l’arte, per l’unione, per il bene economico e la sua storia è dagli inizi unita a quella della società Nebiolo, coinvolta anche in diversi progetti editoriali. L’intento della rivista è fornire un supporto culturale e professionale ai tecnici che svolgevano un ruolo nuovo nell’industria, alla luce delle nuove tecniche tipografiche. Nel 1932 Graphicus subisce un cambiamento dalla collaborazione con la Scuola Tipografica Vigliardi-Paravia e grazie al contributo del pittore Giulio Da Milano, direttore dello Studio artistico Nebiolo, del tipografo Edoardo Orecchia e dell’artista Ezio D’Errico, partecipa negli anni decisivi per la moderna grafica italiana al dibattito in corso sui nuovi linguaggi, confrontandosi con la milanese Campo Grafico. Dal dopoguerra, con la nascita dell’associazione Progetto Grafico, la rivista diventa una sorta di organo di rappresentanza ufficiale della categoria dei tipografi, cambiando ulteriormente veste e contenuti negli anni dell’art direction di Aldo Novarese, avviandosi verso un processo di internazionalizzazione con l’ingresso nel gruppo di lavoro costituito dalle principali riviste di settore europee Eurographic Press.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2990560