La pandemia ha generato una risposta adattiva anche nella didattica universitaria, che ha mutato il modo di comunicare, incrementandone le potenzialità. La necessaria adozione di tecnologie per l’insegnamento online rappresenta - seppur criticata- una soluzione dalle esternalità positive. Infatti, connettere studenti e docenti, attraverso una piattaforma digitale, riduce virtualmente le distanze (pur privandoci del confronto diretto), facilita la presenza on-line di invitati internazionali (come nel seminario Adaptive to Resist+Mitigate da noi organizzato all’interno del Msc in Sustainability, fig.1) e -in alcuni casi- influisce positivamente sul bilancio economico degli studenti fuorisede, che possono seguire le lezioni nei luoghi di residenza. Nell’era in cui le immagini sono il principale veicolo rapido e diretto di comunicazione, interazione e promozione (si pensi all’adozione del linguaggio di Instagram da parte di Istituzioni, Università, Musei ecc.), la rappresentazione diventa fondamentale per la trasmissione del sapere. La rappresentazione – da sempre interfaccia sostanziale delle discipline del progetto – diventa il mezzo necessario per la comprensione e il trasferimento di significato, superando anche le possibili barriere del linguaggio che derivano dall’adozione dell’inglese, praticato da non madrelingua (docenti e studenti) nella didattica. Questo è dovuto alla capacità del nostro cervello che impiega solo 150 ms per elaborare un simbolo e 100 ms per attribuirgli un significato (Thorpe et al. 1996, Holcomb et al. 2006), nonostante la differenza di lingua e cultura. Gli schizzi di Picasso sono esemplificativi: segni, immagini comprensibili universalmente, veicolo di un messaggio diretto. La rappresentazione visiva incrementa la comprensione di concetti complessi (Levie et Lentz 1982) e permette la creazione di una memoria più stabile e duratura (Lester 2006), facilitando i processi di acquisizione di informazione e di replicabilità nelle attività progettuali.

Oltre la rappresentazione. Il valore comunicativo e educativo delle immagini nell’era della didattica digitale / Ingaramo, Roberta; Negrello, Maicol. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 183-186. (Intervento presentato al convegno DESIGN RESEARCH LANGUAGES Architectural design as research product and possible communication tools. tenutosi a Webinar Meeting, Ferrara nel 4, 11, 18, 25 Novembre 2020).

Oltre la rappresentazione. Il valore comunicativo e educativo delle immagini nell’era della didattica digitale.

Roberta, Ingaramo;Negrello, Maicol
2021

Abstract

La pandemia ha generato una risposta adattiva anche nella didattica universitaria, che ha mutato il modo di comunicare, incrementandone le potenzialità. La necessaria adozione di tecnologie per l’insegnamento online rappresenta - seppur criticata- una soluzione dalle esternalità positive. Infatti, connettere studenti e docenti, attraverso una piattaforma digitale, riduce virtualmente le distanze (pur privandoci del confronto diretto), facilita la presenza on-line di invitati internazionali (come nel seminario Adaptive to Resist+Mitigate da noi organizzato all’interno del Msc in Sustainability, fig.1) e -in alcuni casi- influisce positivamente sul bilancio economico degli studenti fuorisede, che possono seguire le lezioni nei luoghi di residenza. Nell’era in cui le immagini sono il principale veicolo rapido e diretto di comunicazione, interazione e promozione (si pensi all’adozione del linguaggio di Instagram da parte di Istituzioni, Università, Musei ecc.), la rappresentazione diventa fondamentale per la trasmissione del sapere. La rappresentazione – da sempre interfaccia sostanziale delle discipline del progetto – diventa il mezzo necessario per la comprensione e il trasferimento di significato, superando anche le possibili barriere del linguaggio che derivano dall’adozione dell’inglese, praticato da non madrelingua (docenti e studenti) nella didattica. Questo è dovuto alla capacità del nostro cervello che impiega solo 150 ms per elaborare un simbolo e 100 ms per attribuirgli un significato (Thorpe et al. 1996, Holcomb et al. 2006), nonostante la differenza di lingua e cultura. Gli schizzi di Picasso sono esemplificativi: segni, immagini comprensibili universalmente, veicolo di un messaggio diretto. La rappresentazione visiva incrementa la comprensione di concetti complessi (Levie et Lentz 1982) e permette la creazione di una memoria più stabile e duratura (Lester 2006), facilitando i processi di acquisizione di informazione e di replicabilità nelle attività progettuali.
2021
979-12-80379-00-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2914095