I recenti sviluppi dei metodi e delle tecniche di rilievo metrico nel campo della Geomatica prediligono sempre più l’integrazione di dati ottenuti da diversi sensori. Le tecniche range-based da un lato e quelle image-based di fotogrammetria dall’altro si rivelano complementari ogni qualvolta sia richiesta una documentazione metrica specifica, con un’elevata accuratezza e un alto livello di dettaglio. Negli ultimi anni, si è assistito a un consolidamento della tecnologia SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) e a una sua crescente diffusione. Con lo scopo di valutare le potenzialità e le criticità dei sistemi che impiegano tale tecnologia, in questo contributo si intende confrontare alcuni set di dati acquisiti, con differenti modalità e sensori, in contesti di rilievo speditivo di beni culturali. Nello specifico, è stato testato il dispositivo Kaarta STENCIL, dotato di un sistema di scansione a base fissa, i cui prodotti sono stati confrontati, in termini di congruenza geometrica e di densità, con quelli ottenuti dal laser scanner terrestre FARO Focus 120 (CAM2), utilizzato come ground truth. Inoltre, noti i limiti dei sistemi range-based nell’acquisizione di dati radiometrici di qualità idonea ai processi di texturizzazione, i dati da questi ottenuti sono stati integrati con quelli acquisiti da fotogrammetria terrestre e aerea (aventi sensori più performanti): ciò ha quindi permesso di associare la componente radiometrica fotogrammetrica a quella geometrica ricavata dal sistema SLAM. Ulteriore test effettuato è stato l’utilizzo delle immagini generate simultaneamente all’acquisizione MMS (Mobile Mapping System) e ottenute dalla camera feature tracker (integrata nel dispositivo Kaarta STENCIL): si è proceduto dapprima all’orientamento del dataset di immagini, successivamente a un confronto tra la posizione dei centri di presa stimati e la traiettoria di acquisizione dello strumento e, infine, alla proiezione delle immagini, precedentemente orientate, sul modello ricavato da tecnica MMS. Si è pertanto dimostrato che è possibile un’efficace integrazione delle tecnologie image-based con quelle range-based, ottenendo dati idonei al rilievo speditivo dei beni culturali.

L’integrazione di tecniche fotogrammetriche e MMS nel rilievo metrico dei Beni Culturali / Calantropio, Alessio; Matrone, Francesca; Lingua, Andrea Maria. - ELETTRONICO. - 23:(2019), pp. 157-164. (Intervento presentato al convegno #ASITA2019 tenutosi a Trieste nel 12-14 Novembre 2019).

L’integrazione di tecniche fotogrammetriche e MMS nel rilievo metrico dei Beni Culturali

Alessio Calantropio;Francesca Matrone;Andrea Maria Lingua
2019

Abstract

I recenti sviluppi dei metodi e delle tecniche di rilievo metrico nel campo della Geomatica prediligono sempre più l’integrazione di dati ottenuti da diversi sensori. Le tecniche range-based da un lato e quelle image-based di fotogrammetria dall’altro si rivelano complementari ogni qualvolta sia richiesta una documentazione metrica specifica, con un’elevata accuratezza e un alto livello di dettaglio. Negli ultimi anni, si è assistito a un consolidamento della tecnologia SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) e a una sua crescente diffusione. Con lo scopo di valutare le potenzialità e le criticità dei sistemi che impiegano tale tecnologia, in questo contributo si intende confrontare alcuni set di dati acquisiti, con differenti modalità e sensori, in contesti di rilievo speditivo di beni culturali. Nello specifico, è stato testato il dispositivo Kaarta STENCIL, dotato di un sistema di scansione a base fissa, i cui prodotti sono stati confrontati, in termini di congruenza geometrica e di densità, con quelli ottenuti dal laser scanner terrestre FARO Focus 120 (CAM2), utilizzato come ground truth. Inoltre, noti i limiti dei sistemi range-based nell’acquisizione di dati radiometrici di qualità idonea ai processi di texturizzazione, i dati da questi ottenuti sono stati integrati con quelli acquisiti da fotogrammetria terrestre e aerea (aventi sensori più performanti): ciò ha quindi permesso di associare la componente radiometrica fotogrammetrica a quella geometrica ricavata dal sistema SLAM. Ulteriore test effettuato è stato l’utilizzo delle immagini generate simultaneamente all’acquisizione MMS (Mobile Mapping System) e ottenute dalla camera feature tracker (integrata nel dispositivo Kaarta STENCIL): si è proceduto dapprima all’orientamento del dataset di immagini, successivamente a un confronto tra la posizione dei centri di presa stimati e la traiettoria di acquisizione dello strumento e, infine, alla proiezione delle immagini, precedentemente orientate, sul modello ricavato da tecnica MMS. Si è pertanto dimostrato che è possibile un’efficace integrazione delle tecnologie image-based con quelle range-based, ottenendo dati idonei al rilievo speditivo dei beni culturali.
2019
978-88-941232-5-8
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