La città contemporanea - e l’insieme delle relazioni complesse che la compongono - è oggi investita da crescenti shock e cambiamenti che, soprattutto considerandone l’effetto cumulativo, minano la stabilità e lo sviluppo delle aree urbane. Se sino a oggi la pianificazione ha avuto per lo più il ruolo di regolare le trasformazioni antropiche sull’ambiente, questo scenario richiede che essa oggi cambi necessariamente il suo paradigma cognitivo al fine progettare insediamenti capaci di adattarsi alle trasformazioni dell’ambiente naturale riducendo gli impatti umani sull’ecosistema secondo un approccio lungimirante e proattivo nell’affrontare i rischi urbani verso l’adattamento e la resilienza. Il presente contributo si propone di ricostruire l’attuale quadro della pianificazione climatica in Italia concentrandosi sulla scala locale evidenziandone modelli, obiettivi e contenuti a partire dai Piani di Adattamento di Bologna e Ancona. Inoltre, il paper avanza alcune riflessioni per una riforma operativa della pianificazione spaziale che, orientata verso la necessaria integrazione tra strategie nazionali di adattamento e azioni alla scala urbana, sappia essere resiliente ed efficace nel gestire e cogliere tutte le opportunità che cambiamenti, anche non prevedibili, aprono in termini di possibile ricombinazione delle strutture e dei processi dei sistemi urbani, con possibile rinnovo degli stessi, verso nuove traiettorie di sviluppo
Cambiamento climatico e pianificazione urbanistica. Il ruolo delle aree urbane nella costruzione di strategie adattive e resilienti / Brunetta, Grazia; Caldarice, Ombretta. - ELETTRONICO. - IV:(2017), pp. 135-140. (Intervento presentato al convegno Un futuro affidabile per la città. Apertura al cambiamento e rischio accettabile nel governo del territorio tenutosi a Milano (ITA) nel 21 novembre 2017).
Cambiamento climatico e pianificazione urbanistica. Il ruolo delle aree urbane nella costruzione di strategie adattive e resilienti
grazia brunetta;ombretta caldarice
2017
Abstract
La città contemporanea - e l’insieme delle relazioni complesse che la compongono - è oggi investita da crescenti shock e cambiamenti che, soprattutto considerandone l’effetto cumulativo, minano la stabilità e lo sviluppo delle aree urbane. Se sino a oggi la pianificazione ha avuto per lo più il ruolo di regolare le trasformazioni antropiche sull’ambiente, questo scenario richiede che essa oggi cambi necessariamente il suo paradigma cognitivo al fine progettare insediamenti capaci di adattarsi alle trasformazioni dell’ambiente naturale riducendo gli impatti umani sull’ecosistema secondo un approccio lungimirante e proattivo nell’affrontare i rischi urbani verso l’adattamento e la resilienza. Il presente contributo si propone di ricostruire l’attuale quadro della pianificazione climatica in Italia concentrandosi sulla scala locale evidenziandone modelli, obiettivi e contenuti a partire dai Piani di Adattamento di Bologna e Ancona. Inoltre, il paper avanza alcune riflessioni per una riforma operativa della pianificazione spaziale che, orientata verso la necessaria integrazione tra strategie nazionali di adattamento e azioni alla scala urbana, sappia essere resiliente ed efficace nel gestire e cogliere tutte le opportunità che cambiamenti, anche non prevedibili, aprono in termini di possibile ricombinazione delle strutture e dei processi dei sistemi urbani, con possibile rinnovo degli stessi, verso nuove traiettorie di sviluppoFile | Dimensione | Formato | |
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