La città di Pinerolo è stata un importante centro produttivo grazie alla presenza del Rio Moirano, canale artificiale documentato già agli inizi del secolo XIII. Lungo le sue sponde s’installò la maggior parte delle manifatture e industrie cittadine, le quali sono state progressivamente abbandonate per via della crisi del settore nel XX secolo. Tra queste, riveste particolare importanza l’ex merlettificio Türk, che si insediò all’interno degli ambienti del settecentesco Follone, considerato tra i primi centri di lavorazione della lana modernamente intesa. Purtroppo, a causa di una protratta situazione d’incuria e mancata tutela, questo imponente edificio versa ora in condizioni precarie poiché, oltre all’abbandono, una porzione è stata devastata da un incendio, e si presenta oggi allo stato di rudere. Oltre ciò, sia la materialità che la memoria del complesso produttivo è precaria, a causa del susseguirsi di diverse ipotesi di riconversione dell’area, le quali hanno previsto l’abbattimento e la ricostruzione del fabbricato. L’articolo si propone di tratteggiare la storia di questo sistema fabbrica-canale, attraverso documenti editi e d’archivio, ponendone in risalto il valore storico-ambientale legato all’intero ambito cittadino e ripercorrendo gli strumenti utilizzati per perseguirne la tutela.
Il Follone di Pinerolo (TO), da rinomata manifattura a rudere urbano: prospettive di salvaguardia della memoria / Rudiero, Riccardo. - In: RESTAURO ARCHEOLOGICO. - ISSN 1724-9686. - STAMPA. - 1/2017:(2017), pp. 100-117. [10.13128/RA-21012]
Il Follone di Pinerolo (TO), da rinomata manifattura a rudere urbano: prospettive di salvaguardia della memoria
RUDIERO, RICCARDO
2017
Abstract
La città di Pinerolo è stata un importante centro produttivo grazie alla presenza del Rio Moirano, canale artificiale documentato già agli inizi del secolo XIII. Lungo le sue sponde s’installò la maggior parte delle manifatture e industrie cittadine, le quali sono state progressivamente abbandonate per via della crisi del settore nel XX secolo. Tra queste, riveste particolare importanza l’ex merlettificio Türk, che si insediò all’interno degli ambienti del settecentesco Follone, considerato tra i primi centri di lavorazione della lana modernamente intesa. Purtroppo, a causa di una protratta situazione d’incuria e mancata tutela, questo imponente edificio versa ora in condizioni precarie poiché, oltre all’abbandono, una porzione è stata devastata da un incendio, e si presenta oggi allo stato di rudere. Oltre ciò, sia la materialità che la memoria del complesso produttivo è precaria, a causa del susseguirsi di diverse ipotesi di riconversione dell’area, le quali hanno previsto l’abbattimento e la ricostruzione del fabbricato. L’articolo si propone di tratteggiare la storia di questo sistema fabbrica-canale, attraverso documenti editi e d’archivio, ponendone in risalto il valore storico-ambientale legato all’intero ambito cittadino e ripercorrendo gli strumenti utilizzati per perseguirne la tutela.File | Dimensione | Formato | |
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