Il paesaggio è strumento di sintesi (Gambino, Cassatella, 2005) sempre più prestato al “vision and strategy making” (Primdahl et al., 2013). A seguito della CEP, il paesaggio richiede per definizione la partecipazione delle comunità locali nei processi di governo del territorio. In particolare, lo spazio coltivato contemporaneo è oggetto delle istanze più diverse della società, ma senza un progetto coerente e territorializzato, anche le politiche e gli strumenti settoriali più sofisticati danno luogo a esiti più spesso concorrenti che multifunzionali. Come elaborare queste aspirazioni in un progetto condiviso di territorio? Come consentire anche al dibattito non esperto di basarsi su una visione chiara dei servizi richiesti allo spazio rurale? Il paesaggio è chiave idonea per un progetto coerente del territorio rurale poiché consente di elaborare sintesi operative a partire da interpretazioni esperte e istanze sociali differenziate. Il paper illustra un’esperienza di coinvolgimento sociale nell’individuazione di politiche per il paesaggio rurale dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, nell’ambito di una ricerca-azione condotta con l’Osservatorio del Paesaggio locale. Il modello dei Cultural Ecosystem Services è stato impiegato per rivelare servizi paesaggistici e valori degli stakeholders e per sollecitare il pubblico non esperto su prospettive desiderabili per il proprio paesaggio.
Cultural Ecosystem Services come strumento per la definizione di scenari e politiche di paesaggio partecipati. Una ricerca-azione nell'Anfiteatro Morenico di Ivrea / Cassatella, Claudia; Seardo, BIANCA MARIA. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 452-459. (Intervento presentato al convegno XVIII Conferenza Nazionale SIU - Società Italiana degli Urbanisti ITALIA '45-'45. RADICI, CONDIZIONI, PROSPETTIVE tenutosi a Venezia (Italia) nel 11-13 giugno 2015).
Cultural Ecosystem Services come strumento per la definizione di scenari e politiche di paesaggio partecipati. Una ricerca-azione nell'Anfiteatro Morenico di Ivrea
CASSATELLA, CLAUDIA;SEARDO, BIANCA MARIA
2015
Abstract
Il paesaggio è strumento di sintesi (Gambino, Cassatella, 2005) sempre più prestato al “vision and strategy making” (Primdahl et al., 2013). A seguito della CEP, il paesaggio richiede per definizione la partecipazione delle comunità locali nei processi di governo del territorio. In particolare, lo spazio coltivato contemporaneo è oggetto delle istanze più diverse della società, ma senza un progetto coerente e territorializzato, anche le politiche e gli strumenti settoriali più sofisticati danno luogo a esiti più spesso concorrenti che multifunzionali. Come elaborare queste aspirazioni in un progetto condiviso di territorio? Come consentire anche al dibattito non esperto di basarsi su una visione chiara dei servizi richiesti allo spazio rurale? Il paesaggio è chiave idonea per un progetto coerente del territorio rurale poiché consente di elaborare sintesi operative a partire da interpretazioni esperte e istanze sociali differenziate. Il paper illustra un’esperienza di coinvolgimento sociale nell’individuazione di politiche per il paesaggio rurale dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, nell’ambito di una ricerca-azione condotta con l’Osservatorio del Paesaggio locale. Il modello dei Cultural Ecosystem Services è stato impiegato per rivelare servizi paesaggistici e valori degli stakeholders e per sollecitare il pubblico non esperto su prospettive desiderabili per il proprio paesaggio.File | Dimensione | Formato | |
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