Il contributo verte sull’influsso del cambiamento climatico nell’arte e nel restauro dei giardini storici, nel tentativo di mettere in luce il carattere di resilienza intrinseco alla natura in perenne mutamento di tali particolari “opere viventi” e soprattutto al loro artefice: l’uomo. Si offre in particolare una disamina di danni arrecati negli ultimi decenni a numerosi giardini per effetto di estemporanei eventi catastrofici e di processi lenti e cumulativi: tempeste, alluvioni, siccità, incendi, fisiopatie e malattie di natura biotica, perdita di vocazionalità territoriale ed estinzione di specie vegetali. Emblematica è la «tempesta del secolo» di forza 10 che il 26 e 28 dicembre 1999 si è abbattuta su l’Île de France, sconvolgendo il paradigma dell’arte dei giardini d’Occidente – il parco di Versailles – e con esso l’uomo nella sua capacità di far fronte a un evento traumatico di tale violenza distruttiva. La condizione di tabula rasa ha offerto tuttavia l’occasione per una rigenerazione del patrimonio arboreo, ripristini à l’identique e nuove configurazioni dal vocabolario contemporaneo, analogamente a quanto sperimentato nell’ultimo quarto del XVIII secolo da Hubert Robert per Luigi XVI.

Resilienza al cambiamento climatico nell’arte e nel restauro dei giardini storici, in Il Giardino Globale: le scelte della transizione ecologica / Ferrari, Marco. - STAMPA. - (2023), pp. 67-79. (Intervento presentato al convegno Dialoghi sul paesaggio. Il giardino globale: le scelte della transizione ecologica tenutosi a Moncalieri nel 13 luglio 2022).

Resilienza al cambiamento climatico nell’arte e nel restauro dei giardini storici, in Il Giardino Globale: le scelte della transizione ecologica

Ferrari, Marco
2023

Abstract

Il contributo verte sull’influsso del cambiamento climatico nell’arte e nel restauro dei giardini storici, nel tentativo di mettere in luce il carattere di resilienza intrinseco alla natura in perenne mutamento di tali particolari “opere viventi” e soprattutto al loro artefice: l’uomo. Si offre in particolare una disamina di danni arrecati negli ultimi decenni a numerosi giardini per effetto di estemporanei eventi catastrofici e di processi lenti e cumulativi: tempeste, alluvioni, siccità, incendi, fisiopatie e malattie di natura biotica, perdita di vocazionalità territoriale ed estinzione di specie vegetali. Emblematica è la «tempesta del secolo» di forza 10 che il 26 e 28 dicembre 1999 si è abbattuta su l’Île de France, sconvolgendo il paradigma dell’arte dei giardini d’Occidente – il parco di Versailles – e con esso l’uomo nella sua capacità di far fronte a un evento traumatico di tale violenza distruttiva. La condizione di tabula rasa ha offerto tuttavia l’occasione per una rigenerazione del patrimonio arboreo, ripristini à l’identique e nuove configurazioni dal vocabolario contemporaneo, analogamente a quanto sperimentato nell’ultimo quarto del XVIII secolo da Hubert Robert per Luigi XVI.
2023
978-88-916-5616-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/3004139