Questo studio si concentra su un inedito dipinto su tavola del XVI secolo, “L’adorazione di un re Magio”, attribuibile a un artista nordico. L’opera presenta un’iconografia che ricalca la parte inferiore di un’incisione di Hendrick Goltzius (1558-1617) ispirata a un dipinto non identificato. Dall’analisi infrarossa e radiografica emerge che il dipinto ha subito modifiche: la tavola è stata tagliata e uno strato di colore bruno è stato applicato per ridefinire lo sfondo delle figure principali. Le indagini multispettrali e XRF hanno permesso di individuare pigmenti originali di grande pregio come cinabro, oroe smaltino tipicamente impiegati nella pittura rinascimentale nelle vesti di san Giuseppe, Gaspare e della Madonna. Inoltre, tramite fluorescenza UV si è documentata la non omogeneità dello strato superficiale caratterizzato dalla coesistenza di più vernici che indica l’esecuzione di recenti interventi di restauro, in alcuni casi con materiali sintetici moderni. Queste evidenze mostrano come, nonostante le alterazioni, l’opera preservi la sua qualità cromatica e la ricchezza della composizione originale.
I colori nascosti dei Re / Bertelli, Paolo; Artoni, Paola; Cimino, Dafne; Aceto, Maurizio; Labate, Maria; Nani, Amalia; Agostino, Angelo. - XIX B:(2024), pp. 68-75. (Intervento presentato al convegno XIX Conferenza del colore tenutosi a Online nel 28-29 Novembre 2024).
I colori nascosti dei Re
Cimino, Dafne;
2024
Abstract
Questo studio si concentra su un inedito dipinto su tavola del XVI secolo, “L’adorazione di un re Magio”, attribuibile a un artista nordico. L’opera presenta un’iconografia che ricalca la parte inferiore di un’incisione di Hendrick Goltzius (1558-1617) ispirata a un dipinto non identificato. Dall’analisi infrarossa e radiografica emerge che il dipinto ha subito modifiche: la tavola è stata tagliata e uno strato di colore bruno è stato applicato per ridefinire lo sfondo delle figure principali. Le indagini multispettrali e XRF hanno permesso di individuare pigmenti originali di grande pregio come cinabro, oroe smaltino tipicamente impiegati nella pittura rinascimentale nelle vesti di san Giuseppe, Gaspare e della Madonna. Inoltre, tramite fluorescenza UV si è documentata la non omogeneità dello strato superficiale caratterizzato dalla coesistenza di più vernici che indica l’esecuzione di recenti interventi di restauro, in alcuni casi con materiali sintetici moderni. Queste evidenze mostrano come, nonostante le alterazioni, l’opera preservi la sua qualità cromatica e la ricchezza della composizione originale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/3003414