Nelle consolidate narrazioni dicotomiche tra aree urbane e rurali, emerge un continuo riferimento alle profonde disparità socio-spaziali tra territori, spesso connesse alla loro accessibilità ai servizi di cittadinanza e ai luoghi di fermento socio-culturale. In questo dibattito si inserisce il concetto di metromontagna, un immaginario spaziale che supera la rigida distinzione tra città e montagna, tra luoghi da salvare e luoghi salvifici. La metromontagna riconosce il complesso sistema di interrelazioni funzionali e simboliche adottando una lettura positiva in cui dipendenza e subordinazione lasciano spazio a complementarità. Si configura quindi come una proposta progettuale di costruzione e rafforzamento di relazioni anche attraverso il potenziamento delle reti di mobilità e il miglioramento dell’accessibilità. A partire dal progetto di ricerca “Mezzaluna Alpina”, viene ricostruita la nozione multidimensionale di accessibilità e il suo nesso con la mobilità come domanda derivata, evidenziando i limiti di approcci centrati su distanza/tempo e su soli servizi “essenziali”. Infine, ridefinendo l’accessibilità come diritto alla scelta, si propone un modello di mobilità metromontano volto a rafforzarne la condizione di bene comune: integrazione digitale (MaaS), servizi a chiamata e sharing, approccio multiscalare che rafforza reti di prossimità, pianificazione orientata ai bisogni.
Accessibilità e diritto alla mobilità nei territori metromontani: il caso della Mezzaluna Alpina nella Provincia di Cuneo / Sanchez, Sara; Fontana, Mauro; Mondino, Elisa; Serra, Federica. - ELETTRONICO. - (In corso di stampa). (Intervento presentato al convegno Publicness: le sfide della dimensione pubblica nelle città e nei territori. XXVII Conferenza Nazionale della Società Italiana degli Urbanisti Milano tenutosi a Milano (ITA) nel 18-20 giugno 2025).
Accessibilità e diritto alla mobilità nei territori metromontani: il caso della Mezzaluna Alpina nella Provincia di Cuneo
Sanchez, Sara;Fontana, Mauro;Mondino, Elisa;Serra, Federica
In corso di stampa
Abstract
Nelle consolidate narrazioni dicotomiche tra aree urbane e rurali, emerge un continuo riferimento alle profonde disparità socio-spaziali tra territori, spesso connesse alla loro accessibilità ai servizi di cittadinanza e ai luoghi di fermento socio-culturale. In questo dibattito si inserisce il concetto di metromontagna, un immaginario spaziale che supera la rigida distinzione tra città e montagna, tra luoghi da salvare e luoghi salvifici. La metromontagna riconosce il complesso sistema di interrelazioni funzionali e simboliche adottando una lettura positiva in cui dipendenza e subordinazione lasciano spazio a complementarità. Si configura quindi come una proposta progettuale di costruzione e rafforzamento di relazioni anche attraverso il potenziamento delle reti di mobilità e il miglioramento dell’accessibilità. A partire dal progetto di ricerca “Mezzaluna Alpina”, viene ricostruita la nozione multidimensionale di accessibilità e il suo nesso con la mobilità come domanda derivata, evidenziando i limiti di approcci centrati su distanza/tempo e su soli servizi “essenziali”. Infine, ridefinendo l’accessibilità come diritto alla scelta, si propone un modello di mobilità metromontano volto a rafforzarne la condizione di bene comune: integrazione digitale (MaaS), servizi a chiamata e sharing, approccio multiscalare che rafforza reti di prossimità, pianificazione orientata ai bisogni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/3003208