L’area costiera compresa tra Viareggio e la Versilia si distingue per la varietà delle componenti geomorfologiche, che permettono di osservare in pochi chilometri il susseguirsi di paesaggi mediterranei differenti: dalle Alpi Apuane alla pianura, fino alla bassa costa del litorale. Durante il Medioevo, a seguito dell’abbandono dei centri urbani romani lungo la costa, gran parte del territorio si trasformò in area paludosa. A partire dal XVI secolo ebbe inizio un lento processo di antropizzazione, avviato dai primi interventi di bonifica. In Età Moderna si assistette a un progressivo mutamento dei caratteri originari del paesaggio costiero, culminato, negli ultimi centocinquant’anni, in trasformazioni profonde che hanno privilegiato l’azione antropica rispetto alla conservazione del contesto ambientale. La costruzione della linea ferroviaria nel XIX secolo contribuì a definire l’area come destinazione turistica estiva. In particolare Viareggio divenne luogo di ritrovo per artisti di fama internazionale. Nel secondo Dopoguerra, fenomeni di intensa urbanizzazione hanno portato a un nuovo assetto territoriale, caratterizzato da un processo di conurbazione relativamente controllato, che si estende lungo il litorale da Massa fino oltre Viareggio. Le aree un tempo più naturalistiche, situate lungo la costa e ai piedi delle Alpi Apuane, sono state progressivamente riconvertite secondo un modello economico-ricettivo, segnato dalla presenza di ampi stabilimenti balneari e di lottizzazioni edilizie continue. Oggi l’immagine della Versilia è riconosciuta a livello nazionale e internazionale per la sua vocazione balneare, che costituisce una componente fondamentale dell’identità culturale dell’area.
La bonifica della Versilia e le trasformazioni del paesaggio / Panicco, Alessandra. - STAMPA. - (2025), pp. 125-133. (Intervento presentato al convegno Paesaggi e archivi della Val d’Orcia: strategie per creare conoscenza tenutosi a Castiglione d'Orcia (ITA) nel 6-7 ottobre 2023).
La bonifica della Versilia e le trasformazioni del paesaggio
Panicco Alessandra
2025
Abstract
L’area costiera compresa tra Viareggio e la Versilia si distingue per la varietà delle componenti geomorfologiche, che permettono di osservare in pochi chilometri il susseguirsi di paesaggi mediterranei differenti: dalle Alpi Apuane alla pianura, fino alla bassa costa del litorale. Durante il Medioevo, a seguito dell’abbandono dei centri urbani romani lungo la costa, gran parte del territorio si trasformò in area paludosa. A partire dal XVI secolo ebbe inizio un lento processo di antropizzazione, avviato dai primi interventi di bonifica. In Età Moderna si assistette a un progressivo mutamento dei caratteri originari del paesaggio costiero, culminato, negli ultimi centocinquant’anni, in trasformazioni profonde che hanno privilegiato l’azione antropica rispetto alla conservazione del contesto ambientale. La costruzione della linea ferroviaria nel XIX secolo contribuì a definire l’area come destinazione turistica estiva. In particolare Viareggio divenne luogo di ritrovo per artisti di fama internazionale. Nel secondo Dopoguerra, fenomeni di intensa urbanizzazione hanno portato a un nuovo assetto territoriale, caratterizzato da un processo di conurbazione relativamente controllato, che si estende lungo il litorale da Massa fino oltre Viareggio. Le aree un tempo più naturalistiche, situate lungo la costa e ai piedi delle Alpi Apuane, sono state progressivamente riconvertite secondo un modello economico-ricettivo, segnato dalla presenza di ampi stabilimenti balneari e di lottizzazioni edilizie continue. Oggi l’immagine della Versilia è riconosciuta a livello nazionale e internazionale per la sua vocazione balneare, che costituisce una componente fondamentale dell’identità culturale dell’area.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/3003039