Rispetto alle proiezioni future, nel 2050 l'Italia si troverà in cima alla lista dei paesi europei con la popolazione più anziana, infatti gli over 65 saranno più di un terzo della popolazione nazionale. Questo rapido invecchiamento demografico avrà un impatto significativo sull'economia nazionale, spingendo verso la ricerca di nuovi modelli abitativi, come il senior cohousing, per ridurre i costi dei servizi condivisi e migliorare la qualità della vita degli anziani. Attualmente, infatti, le condizioni abitative degli anziani in Italia sono critiche, in particolare nelle aree rurali e nelle regioni del Mezzogiorno, che presentano una predisposizione maggiore rispetto agli altri paesi europei alla proprietà privata dell’abitazione di residenza. Per queste ragioni l'Italia si trova in ritardo nello sviluppo di progetti innovativi di housing. La ricerca indaga, attraverso l’analisi di casi studio, la distribuzione di questo fenomeno in tutta la penisola identificando come il contesto regionale e le sue politiche influenzino l'efficacia del modello europeo di senior cohousing. Emerge, in conclusione, che le prime iniziative sviluppatesi in Italia sono sporadiche e possono essere considerate come eventi isolati dal basso piuttosto che esperienze implementate sistematicamente, esse però potrebbero fungere da catalizzatore per una maggiore consapevolezza riguardo alla necessità di nuove forme di alloggio per gli anziani, che migliorino la loro qualità di vita, autonomia e integrazione sociale, stimolando così un'ulteriore adozione diffusa di tali modelli in tutto il paese.
Vie dell'invecchiamento attivo in Italia: prospettive e disparità regionali nel senior cohousing / Serra, Federica; Milani, Giulia. - 8:(2025), pp. 233-243. (Intervento presentato al convegno Nuove ecologie territoriali. Coabitare mondi che cambiano tenutosi a Napoli (ITA) nel 12-14 giugno 2024).
Vie dell'invecchiamento attivo in Italia: prospettive e disparità regionali nel senior cohousing
Serra, Federica;
2025
Abstract
Rispetto alle proiezioni future, nel 2050 l'Italia si troverà in cima alla lista dei paesi europei con la popolazione più anziana, infatti gli over 65 saranno più di un terzo della popolazione nazionale. Questo rapido invecchiamento demografico avrà un impatto significativo sull'economia nazionale, spingendo verso la ricerca di nuovi modelli abitativi, come il senior cohousing, per ridurre i costi dei servizi condivisi e migliorare la qualità della vita degli anziani. Attualmente, infatti, le condizioni abitative degli anziani in Italia sono critiche, in particolare nelle aree rurali e nelle regioni del Mezzogiorno, che presentano una predisposizione maggiore rispetto agli altri paesi europei alla proprietà privata dell’abitazione di residenza. Per queste ragioni l'Italia si trova in ritardo nello sviluppo di progetti innovativi di housing. La ricerca indaga, attraverso l’analisi di casi studio, la distribuzione di questo fenomeno in tutta la penisola identificando come il contesto regionale e le sue politiche influenzino l'efficacia del modello europeo di senior cohousing. Emerge, in conclusione, che le prime iniziative sviluppatesi in Italia sono sporadiche e possono essere considerate come eventi isolati dal basso piuttosto che esperienze implementate sistematicamente, esse però potrebbero fungere da catalizzatore per una maggiore consapevolezza riguardo alla necessità di nuove forme di alloggio per gli anziani, che migliorino la loro qualità di vita, autonomia e integrazione sociale, stimolando così un'ulteriore adozione diffusa di tali modelli in tutto il paese.| File | Dimensione | Formato | |
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