Le condizioni critiche dei nostri habitat causate dalle diverse crisi hanno portato alla definizione di molte convenzioni, strategie e leggi europee e internazionali per la protezione della superficie terrestre, delle acque interne e quelle marine anche nei contesti urbanizzati (per esempio, la Convenzione per la Diversità Biologica, la Strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità per il 2030, la legge sul ripristino della natura – Nature Restoration Law). La necessità di valorizzare la biodiversità in ambienti urbanizzati va affrontata, da un lato, costruendo quadri conoscitivi capaci di interpretare il sistema ecologico e paesaggistico del territorio in maniera efficace e integrata e, dall’altro, supportando l’azione di pianificazione e progetto attraverso l’applicazione di metodi di valutazione basati su indicatori e standard di riferimento. Il paper intende esplorare alcuni approcci metodologici e valutativi nel panorama europeo. In Inghilterra, per esempio, l’introduzione della metrica del Biodiversity Net Gain (BNG) permette di assicurare che gli habitat naturali siano lasciati in uno stato decisamente migliore rispetto a quello in cui si trovavano prima dello sviluppo edilizio e urbanistico. In Italia, invece, la valutazione della biodiversità avviene attraverso approcci bioecologici per la costruzione della rete ecologica locale, come per esempio il metodo sviluppato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) insieme al Politecnico di Torino.
Biodiversità. Esperienze europee a confronto, tra valutazione e pianificazione / Giudice, Benedetta; Voghera, Angioletta. - ELETTRONICO. - 9:(2025), pp. 154-159. (Intervento presentato al convegno XXVI Conferenza Nazionale SIU - Società Italiana degli Urbanisti "Nuove ecologie territoriali. Coabitare mondi che cambiano" tenutosi a Napoli (IT) nel 12-14 giugno 2024).
Biodiversità. Esperienze europee a confronto, tra valutazione e pianificazione
Giudice, Benedetta;Voghera, Angioletta
2025
Abstract
Le condizioni critiche dei nostri habitat causate dalle diverse crisi hanno portato alla definizione di molte convenzioni, strategie e leggi europee e internazionali per la protezione della superficie terrestre, delle acque interne e quelle marine anche nei contesti urbanizzati (per esempio, la Convenzione per la Diversità Biologica, la Strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità per il 2030, la legge sul ripristino della natura – Nature Restoration Law). La necessità di valorizzare la biodiversità in ambienti urbanizzati va affrontata, da un lato, costruendo quadri conoscitivi capaci di interpretare il sistema ecologico e paesaggistico del territorio in maniera efficace e integrata e, dall’altro, supportando l’azione di pianificazione e progetto attraverso l’applicazione di metodi di valutazione basati su indicatori e standard di riferimento. Il paper intende esplorare alcuni approcci metodologici e valutativi nel panorama europeo. In Inghilterra, per esempio, l’introduzione della metrica del Biodiversity Net Gain (BNG) permette di assicurare che gli habitat naturali siano lasciati in uno stato decisamente migliore rispetto a quello in cui si trovavano prima dello sviluppo edilizio e urbanistico. In Italia, invece, la valutazione della biodiversità avviene attraverso approcci bioecologici per la costruzione della rete ecologica locale, come per esempio il metodo sviluppato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) insieme al Politecnico di Torino.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/3001122
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