ITA Si analizza criticamente il corso di orientamento e competenze trasversali Segni e Disegni per rappresentare l’Architettura mirato alla popolazione studentesca interessata a costruire (o rafforzare) le proprie competenze grafico/espressive per la rappresentazione dell’Architettura compatibilmente con le proprie abilità e/o attitudini. Il corso è stato strutturato pensando a un’utenza eterogenea per formazione, età e aspettative future; inoltre, ha coniugato apporti disciplinari specifici, applicazioni interdisciplinari e contributi puntuali per approfondire la necessità di un linguaggio univoco, condiviso e accessibile per rappresentare l’architettura. Il percorso si è sviluppato partendo dal concetto di graféma ed è giunto alla realizzazione di un modello fisico. In questo svolgimento, è stato possibile illustrare la trasversalità della rappresentazione grafica e aptica muovendosi tra forme astratte/teoriche e progettate/costruite, analizzando oggetti/architetture come rappresentazioni soggettive, ma anche come esito oggettivo di un processo progettuale. Ne è risultato un viaggio poliedrico, caratterizzato dal coinvolgimento diretto degli studenti nella costruzione di nuove opportunità di confronto e crescita, nello spirito dell’idea fondante dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Inoltre, il percorso intrapreso appare foriero di possibili sviluppi futuri calibrati maggiormente nell’ambito della comunicazione dei beni culturali. | ENG The paper critically analyses the navigation and transversal skills course (PCTO), Signs and Drawings to represent architecture, for students interested in developing their graphic and expressive abilities to represent architecture in a manner that aligns with their skills and aptitudes and to test the idea of attending a bachelor’s degree in architecture. We designed the course to reach a broad user base for educational background, age, and future aspirations. We integrated different disciplines with interdisciplinary applications and occasional investigations into the necessity for a unified, shared, and accessible language for architectural representation. The course progressed from an initial conceptualization of ‘graphemes’ to creating a ‘tangible model’. This process demonstrated graphic and haptic representation transversality by moving between abstract/theoretical and designed/constructed forms. The analysis of objects/architecture was conducted from two perspectives: as subjective representations and as the objective outcome of a design process. The result is a multifaceted journey characterized by the direct involvement of students in the construction of new opportunities for confrontation and growth, following the founding idea of pathways for transversal skills and orientation. This path appears to be a harbinger of possible future developments geared more toward cultural heritage communication.
Segni e Disegni per rappresentare l’Architettura. Un progetto interdisciplinare di orientamento, accessibilità ed inclusione / Azzolino, Maria Cristina; Barosio, Michela; Bertola, Giulia; Crapolicchio, Martina; Gugliotta, Rossella; Lacirignola, Angela; Pavignano, Martino; Ronco, Francesca; Zich, Ursula. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 122-145. (Intervento presentato al convegno Il Disegno per l’Accessibilità e l’Inclusione tenutosi a Roma nel 05-06 dicembre 2024).
Segni e Disegni per rappresentare l’Architettura. Un progetto interdisciplinare di orientamento, accessibilità ed inclusione
Maria Cristina Azzolino;Michela Barosio;Giulia Bertola;Martina Crapolicchio;Rossella Gugliotta;Angela Lacirignola;Martino Pavignano;Francesca Ronco;Ursula Zich
2024
Abstract
ITA Si analizza criticamente il corso di orientamento e competenze trasversali Segni e Disegni per rappresentare l’Architettura mirato alla popolazione studentesca interessata a costruire (o rafforzare) le proprie competenze grafico/espressive per la rappresentazione dell’Architettura compatibilmente con le proprie abilità e/o attitudini. Il corso è stato strutturato pensando a un’utenza eterogenea per formazione, età e aspettative future; inoltre, ha coniugato apporti disciplinari specifici, applicazioni interdisciplinari e contributi puntuali per approfondire la necessità di un linguaggio univoco, condiviso e accessibile per rappresentare l’architettura. Il percorso si è sviluppato partendo dal concetto di graféma ed è giunto alla realizzazione di un modello fisico. In questo svolgimento, è stato possibile illustrare la trasversalità della rappresentazione grafica e aptica muovendosi tra forme astratte/teoriche e progettate/costruite, analizzando oggetti/architetture come rappresentazioni soggettive, ma anche come esito oggettivo di un processo progettuale. Ne è risultato un viaggio poliedrico, caratterizzato dal coinvolgimento diretto degli studenti nella costruzione di nuove opportunità di confronto e crescita, nello spirito dell’idea fondante dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Inoltre, il percorso intrapreso appare foriero di possibili sviluppi futuri calibrati maggiormente nell’ambito della comunicazione dei beni culturali. | ENG The paper critically analyses the navigation and transversal skills course (PCTO), Signs and Drawings to represent architecture, for students interested in developing their graphic and expressive abilities to represent architecture in a manner that aligns with their skills and aptitudes and to test the idea of attending a bachelor’s degree in architecture. We designed the course to reach a broad user base for educational background, age, and future aspirations. We integrated different disciplines with interdisciplinary applications and occasional investigations into the necessity for a unified, shared, and accessible language for architectural representation. The course progressed from an initial conceptualization of ‘graphemes’ to creating a ‘tangible model’. This process demonstrated graphic and haptic representation transversality by moving between abstract/theoretical and designed/constructed forms. The analysis of objects/architecture was conducted from two perspectives: as subjective representations and as the objective outcome of a design process. The result is a multifaceted journey characterized by the direct involvement of students in the construction of new opportunities for confrontation and growth, following the founding idea of pathways for transversal skills and orientation. This path appears to be a harbinger of possible future developments geared more toward cultural heritage communication.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2995024