Il contributo proposto vuole illustrare l’esperienza condotta in merito al parco di Villa Ottolenghi Wedekind sulla collina di Monterosso ad Acqui Terme per supportare, nonostante le difficoltà nel loro pieno riconoscimento, la validità di alcuni principi condivisi dalle due Carte di Firenze anche a distanza di quarant’anni dalla loro stesura: il rapporto tra il giardino con il contesto e la valorizzazione. Al presente, i radicali legami che la tenuta di Monterosso instaura con contesto territoriale vengono negati a causa della sua esclusione dalla buffer zone del sito Unesco dei Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato. La valorizzazione rappresenta quindi lo strumento per la ricucitura dell’intero sistema, perseguita attraverso consapevoli strategie che implementano, divulgano e attualizzano i caratteri identitari del complesso di Monterosso, risultato di una proficua sinergia tra i committenti e celebri artisti del panorama artistico del Novecento. L’arte, elemento all’origine di Villa Ottolenghi Wedekind, diventa il presupposto per la sua messa in valore, prevedendo compatibili destinazioni d’uso, quali musei indoor e outdoor, che offrono l’occasione per preservare la memoria del passato e favorire il recupero della sua dimensione artistica attraverso un mecenatismo contemporaneo. Consolidando quindi i legami tra arte, viticoltura e paesaggio, si conta di poter sostenere l’inserimento di Villa Ottolenghi Wedekind all’interno della buffer zone Unesco, di cui diverrebbe porta di accesso e collegamento tra la città di Acqui Terme e il sito Patrimonio dell’Umanità.
Arte viticoltura e paesaggio: strumenti per una consapevole valorizzazione del parco di Villa Ottolenghi Wedekind ad Acqui Terme / Germani, Ester. - In: RESTAURO ARCHEOLOGICO. - ISSN 1724-9686. - STAMPA. - special issue "1981/2021. Giardini storici. Esperienze, ricerca, prospettive a 40 anni dalle Carte di Firenze":2(2021), pp. 28-33.
Arte viticoltura e paesaggio: strumenti per una consapevole valorizzazione del parco di Villa Ottolenghi Wedekind ad Acqui Terme
Germani, Ester
2021
Abstract
Il contributo proposto vuole illustrare l’esperienza condotta in merito al parco di Villa Ottolenghi Wedekind sulla collina di Monterosso ad Acqui Terme per supportare, nonostante le difficoltà nel loro pieno riconoscimento, la validità di alcuni principi condivisi dalle due Carte di Firenze anche a distanza di quarant’anni dalla loro stesura: il rapporto tra il giardino con il contesto e la valorizzazione. Al presente, i radicali legami che la tenuta di Monterosso instaura con contesto territoriale vengono negati a causa della sua esclusione dalla buffer zone del sito Unesco dei Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato. La valorizzazione rappresenta quindi lo strumento per la ricucitura dell’intero sistema, perseguita attraverso consapevoli strategie che implementano, divulgano e attualizzano i caratteri identitari del complesso di Monterosso, risultato di una proficua sinergia tra i committenti e celebri artisti del panorama artistico del Novecento. L’arte, elemento all’origine di Villa Ottolenghi Wedekind, diventa il presupposto per la sua messa in valore, prevedendo compatibili destinazioni d’uso, quali musei indoor e outdoor, che offrono l’occasione per preservare la memoria del passato e favorire il recupero della sua dimensione artistica attraverso un mecenatismo contemporaneo. Consolidando quindi i legami tra arte, viticoltura e paesaggio, si conta di poter sostenere l’inserimento di Villa Ottolenghi Wedekind all’interno della buffer zone Unesco, di cui diverrebbe porta di accesso e collegamento tra la città di Acqui Terme e il sito Patrimonio dell’Umanità.File | Dimensione | Formato | |
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