Nel marzo 2018, la Commissione Europea ha presentato un Piano d'azione per promuovere la crescita economica sostenibile. Questo piano si concentra su tre pilastri: la direzione dei flussi finanziari verso investimenti sostenibili, la gestione dei rischi finanziari legati ai cambiamenti climatici e altre questioni ambientali e sociali, e la promozione della trasparenza e di una visione a lungo termine nelle attività economico-finanziarie. Per definire ciò che costituisce un'attività economica sostenibile, è stata introdotta la Tassonomia dell'Unione Europea attraverso il Regolamento UE 2020/852, integrato successivamente dal Regolamento 2023/2486, che stabiliscono i criteri di vaglio tecnico per valutare il contributo di un'attività agli obiettivi di: i) mitigazione e ii) adattamento ai cambiamenti climatici; iii) uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; iv) transizione verso un'economia circolare; v) prevenzione e riduzione dell'inquinamento; vi) protezione e rispristino della biodiversità e degli ecosistemi. Nel contesto del Green Deal Europeo, la sostenibilità aziendale si inserisce nei modelli di business attraverso l'integrazione dei fattori ESG (Environmental, Social and Governance) e la crescente responsabilità in capo alle aziende di comunicare il proprio impatto ambientale e sociale lungo tutta la filiera di attività. Il 16 dicembre 2022 è stata pubblicata la Direttiva n. 2022/2464 sulla Gazzetta Ufficiale UE riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD), che modifica la Direttiva 2013/34/UE, obbligando un numero crescente di grandi aziende e PMI a fornire una rendicontazione di sostenibilità. Il presente Articolo mira a delineare gli impatti che le imprese dovranno gestire nei prossimi mesi riguardo alla rendicontazione di sostenibilità, sia su base obbligatoria che volontaria.
La rendicontazione di sostenibilità aziendale in accordo con i regolamenti sulla Tassonomia UE / Nesci, Valeria; Ballarini, Ilaria; Ghirardi, Anna; Gorrino, Alice; Paduos, Luca; Paduos, Simona. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 114-128. (Intervento presentato al convegno 40° Convegno Nazionale AiCARR tenutosi a Peschiera del Garda (Italia) nel 26 settembre 2024).
La rendicontazione di sostenibilità aziendale in accordo con i regolamenti sulla Tassonomia UE
Nesci, Valeria;Ballarini, Ilaria;Gorrino, Alice;Paduos, Simona
2024
Abstract
Nel marzo 2018, la Commissione Europea ha presentato un Piano d'azione per promuovere la crescita economica sostenibile. Questo piano si concentra su tre pilastri: la direzione dei flussi finanziari verso investimenti sostenibili, la gestione dei rischi finanziari legati ai cambiamenti climatici e altre questioni ambientali e sociali, e la promozione della trasparenza e di una visione a lungo termine nelle attività economico-finanziarie. Per definire ciò che costituisce un'attività economica sostenibile, è stata introdotta la Tassonomia dell'Unione Europea attraverso il Regolamento UE 2020/852, integrato successivamente dal Regolamento 2023/2486, che stabiliscono i criteri di vaglio tecnico per valutare il contributo di un'attività agli obiettivi di: i) mitigazione e ii) adattamento ai cambiamenti climatici; iii) uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; iv) transizione verso un'economia circolare; v) prevenzione e riduzione dell'inquinamento; vi) protezione e rispristino della biodiversità e degli ecosistemi. Nel contesto del Green Deal Europeo, la sostenibilità aziendale si inserisce nei modelli di business attraverso l'integrazione dei fattori ESG (Environmental, Social and Governance) e la crescente responsabilità in capo alle aziende di comunicare il proprio impatto ambientale e sociale lungo tutta la filiera di attività. Il 16 dicembre 2022 è stata pubblicata la Direttiva n. 2022/2464 sulla Gazzetta Ufficiale UE riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD), che modifica la Direttiva 2013/34/UE, obbligando un numero crescente di grandi aziende e PMI a fornire una rendicontazione di sostenibilità. Il presente Articolo mira a delineare gli impatti che le imprese dovranno gestire nei prossimi mesi riguardo alla rendicontazione di sostenibilità, sia su base obbligatoria che volontaria.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2993509
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