Nell’ambito di un progetto di bonifica delle acque di falda contaminate in un Sito di Interesse Nazionale (SIN), è proposta la realizzazione di una barriera di trattamento in situ, costituita da un diaframma impermeabile intervallato da porte di intercettazione e trattamento multistadio per la rimozione di composti organici clorurati e metalli. Il trattamento prevede un primo stadio costituito da ferro zerovalente millimetrico (ZVI), un secondo da carbone attivo granulare (GAC) e un terzo da pirolusite. Per valutare l’efficienza del sistema di trattamento, ottimizzare i tempi di contatto e perfezionare il dimensionamento della barriera sono stati progettati due impianti pilota. Gli impianti preleveranno in continuo acqua contaminata rispettivamente da un pozzo con portata 2 mc/d e da un piezometro con una portata di 1.2 L/h e la invieranno ai rispettivi sistemi di trattamento. I risultati saranno confrontati con quelli ottenuti in laboratorio su materiali analoghi e interpretati utilizzando modelli di degradazione multicomponente e adsorbimento competitivo, così da ottenere correlazioni e parametri utilizzabili per progettare e simulare il funzionamento della barriera multistadio in configurazione full scale.

Progettazione e realizzazione di un impianto pilota in situ per il trattamento multistadio di acque di falda contaminate / Magherini, Leonardo; Barbero, Serena; Federica Rizzi, Vera; Ferrarato, Devis; Piccapietra, Luca; Bianco, Carlo; Tosco, Tiziana; Filia, Sabrina; Sethi, Rajandrea. - STAMPA. - 1:(2024), pp. 289-294. (Intervento presentato al convegno SiCon2024 tenutosi a Taormina nel 8-10 febbraio 2024).

Progettazione e realizzazione di un impianto pilota in situ per il trattamento multistadio di acque di falda contaminate

Leonardo Magherini;Serena Barbero;Carlo Bianco;Tiziana Tosco;Rajandrea Sethi
2024

Abstract

Nell’ambito di un progetto di bonifica delle acque di falda contaminate in un Sito di Interesse Nazionale (SIN), è proposta la realizzazione di una barriera di trattamento in situ, costituita da un diaframma impermeabile intervallato da porte di intercettazione e trattamento multistadio per la rimozione di composti organici clorurati e metalli. Il trattamento prevede un primo stadio costituito da ferro zerovalente millimetrico (ZVI), un secondo da carbone attivo granulare (GAC) e un terzo da pirolusite. Per valutare l’efficienza del sistema di trattamento, ottimizzare i tempi di contatto e perfezionare il dimensionamento della barriera sono stati progettati due impianti pilota. Gli impianti preleveranno in continuo acqua contaminata rispettivamente da un pozzo con portata 2 mc/d e da un piezometro con una portata di 1.2 L/h e la invieranno ai rispettivi sistemi di trattamento. I risultati saranno confrontati con quelli ottenuti in laboratorio su materiali analoghi e interpretati utilizzando modelli di degradazione multicomponente e adsorbimento competitivo, così da ottenere correlazioni e parametri utilizzabili per progettare e simulare il funzionamento della barriera multistadio in configurazione full scale.
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