: La ricerca presentata nel contributo si rivolge ad un particolare tipo di “patrimonio industriale” rappresentato dagli impianti per la produzione di energia Idroelettrica, con speciale riferimento ai manufatti realizzati durante i primi decenni del secolo scorso in ambito alpino e prealpino. Si tratta di un vasto patrimonio diffuso nel territorio; di carattere “estensivo”, se paragonato alla “densità” di altri tipi di Patrimonio industriale; ibrido, se così si vuol dire, poiché ogni impianto si compone di un complesso di edifici di differente natura, dimensione, stato di uso e conservazione, la cui identità di sistema ha subito, caso per caso, una progressiva erosione, con inevitabili, significative ricadute sulle realtà territoriali che le ospitano. In generale, differenti cause tra loro concomitanti rendono sempre più precaria la conservazione unitaria di questi patrimoni da parte delle società che gestiscono la produzione energetica, e che progressivamente ricorrono all’alienazione dei beni dismessi dall’uso. Viceversa, occorre promuovere un’azione concertata e sinergica, in grado di coinvolgere con un programma innovativo di gestione e valorizzazione pluriennale le medesime società gestori e gli enti locali, per convertire questo patrimonio in rinnovata risorsa strategica di promozione territoriale. Con questo ambizioso obiettivo, è in corso di definizione una Convenzione di ricerca tra Iren e Politecnico, che si caratterizza per una forte trasversalità (in termini tematici e in termini di scala di intervento, per esempio) e interdisciplinarità. Tale ricerca si focalizzerà in particolar modo sugli edifici situati in territorio alpino e prealpino, dove sono più evidenti i segni di degrado su manufatti anche di elevato pregio architettonico, e dove, per contro, il programma in questione potrebbe in modo più significativo incidere sulla realtà economica delle unità locali.
Gestione innovativa e valorizzazione del patrimonio diffuso degli impianti delle centrali idroelettriche Iren in ambito alpino e prealpino / Fasana, Sara; Zerbinatti, Marco. - ELETTRONICO. - (2020). (Intervento presentato al convegno Stati Generali del Patrimonio Industriale 2018 tenutosi a Padova - Venezia nel 25-27 ottobre 2018).
Gestione innovativa e valorizzazione del patrimonio diffuso degli impianti delle centrali idroelettriche Iren in ambito alpino e prealpino
Sara Fasana;Marco Zerbinatti
2020
Abstract
: La ricerca presentata nel contributo si rivolge ad un particolare tipo di “patrimonio industriale” rappresentato dagli impianti per la produzione di energia Idroelettrica, con speciale riferimento ai manufatti realizzati durante i primi decenni del secolo scorso in ambito alpino e prealpino. Si tratta di un vasto patrimonio diffuso nel territorio; di carattere “estensivo”, se paragonato alla “densità” di altri tipi di Patrimonio industriale; ibrido, se così si vuol dire, poiché ogni impianto si compone di un complesso di edifici di differente natura, dimensione, stato di uso e conservazione, la cui identità di sistema ha subito, caso per caso, una progressiva erosione, con inevitabili, significative ricadute sulle realtà territoriali che le ospitano. In generale, differenti cause tra loro concomitanti rendono sempre più precaria la conservazione unitaria di questi patrimoni da parte delle società che gestiscono la produzione energetica, e che progressivamente ricorrono all’alienazione dei beni dismessi dall’uso. Viceversa, occorre promuovere un’azione concertata e sinergica, in grado di coinvolgere con un programma innovativo di gestione e valorizzazione pluriennale le medesime società gestori e gli enti locali, per convertire questo patrimonio in rinnovata risorsa strategica di promozione territoriale. Con questo ambizioso obiettivo, è in corso di definizione una Convenzione di ricerca tra Iren e Politecnico, che si caratterizza per una forte trasversalità (in termini tematici e in termini di scala di intervento, per esempio) e interdisciplinarità. Tale ricerca si focalizzerà in particolar modo sugli edifici situati in territorio alpino e prealpino, dove sono più evidenti i segni di degrado su manufatti anche di elevato pregio architettonico, e dove, per contro, il programma in questione potrebbe in modo più significativo incidere sulla realtà economica delle unità locali.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11583/2979011