Il ripensamento delle scienze umane nel contesto di un mondo digitale implica un dialogo stretto tra i saperi: la qualità della ricerca storica può migliorare solo se gli strumenti tecnici – tanto concettuali quanto operativi – fin dai primi passi del lavoro di indagine sono strutturati in un quadro epistemologico corretto per entrambi i contesti scientifici. In questo contesto nasce l’Atlante digitale dei palazzi comunali e dei luoghi del potere collettivo nel Medioevo, sulla base di un’idea iniziale di storici delle istituzioni, storici dell’architettura, storici dell’arte e archeologi, che nel suo sviluppo si è arricchita grazie ai contributi nell’ingegneria informatica. La piattaforma stessa è diventata uno strumento relazionale di conoscenza e approfondimento, e non un semplice catalogo digitalizzato di contenuti già noti. Il contributo mette in luce gli apporti della storia dell’architettura e dell’ingegneria informatica e si focalizza sulle potenzialità d’uso dell’Atlante. The rethinking of the humanities in the context of a digital world implies a close dialogue between humanistic and technical knowledge. The quality of historical research can improve if the technical tools - both conceptual and operational - from the very first steps of the investigative work within an epistemological framework that is coherent and correct for both scientific contexts. This is the context is conceived a Digital Atlas of municipal palaces and places of collective power in the Middle Ages, launched on the basis of an initial idea by historians of institutions, architectural historians, art historians and archaeologists, enriched in its development thanks to contributions of computer engineers. The platform itself is a new relational tool for research, and not just a simple digitized catalogue of previous knowledge. The contribution highlights the inputs of Architectural History and Computer Science in the construction of the digital platform and focuses on the potential of the Atlas.

La costruzione di un progetto di conoscenza storica in ambiente digitale. L’Atlante dei palazzi comunali e dei luoghi del potere collettivo nel Medioevo / Longhi, Andrea; Carannante, Arianna; Chiusano, Silvia; Fiori, Alessandro. - In: ATTI E RASSEGNA TECNICA. - ISSN 0004-7287. - ELETTRONICO. - LXXVI:1-2-3(2022), pp. 158-165.

La costruzione di un progetto di conoscenza storica in ambiente digitale. L’Atlante dei palazzi comunali e dei luoghi del potere collettivo nel Medioevo

Longhi, Andrea;Carannante, Arianna;Chiusano, Silvia;Fiori, Alessandro
2022

Abstract

Il ripensamento delle scienze umane nel contesto di un mondo digitale implica un dialogo stretto tra i saperi: la qualità della ricerca storica può migliorare solo se gli strumenti tecnici – tanto concettuali quanto operativi – fin dai primi passi del lavoro di indagine sono strutturati in un quadro epistemologico corretto per entrambi i contesti scientifici. In questo contesto nasce l’Atlante digitale dei palazzi comunali e dei luoghi del potere collettivo nel Medioevo, sulla base di un’idea iniziale di storici delle istituzioni, storici dell’architettura, storici dell’arte e archeologi, che nel suo sviluppo si è arricchita grazie ai contributi nell’ingegneria informatica. La piattaforma stessa è diventata uno strumento relazionale di conoscenza e approfondimento, e non un semplice catalogo digitalizzato di contenuti già noti. Il contributo mette in luce gli apporti della storia dell’architettura e dell’ingegneria informatica e si focalizza sulle potenzialità d’uso dell’Atlante. The rethinking of the humanities in the context of a digital world implies a close dialogue between humanistic and technical knowledge. The quality of historical research can improve if the technical tools - both conceptual and operational - from the very first steps of the investigative work within an epistemological framework that is coherent and correct for both scientific contexts. This is the context is conceived a Digital Atlas of municipal palaces and places of collective power in the Middle Ages, launched on the basis of an initial idea by historians of institutions, architectural historians, art historians and archaeologists, enriched in its development thanks to contributions of computer engineers. The platform itself is a new relational tool for research, and not just a simple digitized catalogue of previous knowledge. The contribution highlights the inputs of Architectural History and Computer Science in the construction of the digital platform and focuses on the potential of the Atlas.
2022
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