L’articolo propone una riflessione collettiva sul senso e sui modi della formazione e della pratica professionale a partire dalla constatazione di come le crisi, le sfide e le tecnologie di oggi superino i perimetri che caratterizzano le specializzazioni di ieri. Inevitabilmente è l’individuazione degli strumenti, delle strategie e delle risorse da impegnare per raggiungere un obiettivo tanto ambizioso quanto urgente. In una contingenza in cui le istituzioni pubbliche e accademiche riconoscono esplicitamente il valore dell’interdisciplinarità, il presente contributo esplora lo scarto che esiste tra il modo in cui l’interdisciplinarità viene insegnata e quello in cui viene attuata in esperienze professionali. L’articolo affronta questa questione analizzando attraverso le parole dei protagonisti i meccanismi attraverso cui l’innovazione si produce in esperienze professionali virtuose sviluppate fuori, per poi interrogarsi su come queste possano nutrire le sperimentazioni in corso dentro le università. A collective reflection on the meaning and modalities of education and professional practice today originates from the observation that today’s crises, challenges and technologies exceed the perimeters that characterize yesterday’s specializations. Inevitably, opaque is the identification of the tools, strategies, and resources to be committed to achieve an objective that is as ambitious as it is urgent. In a contingency in which public and academic institutions explicitly recognise the value of interdisciplinarity, this contribution explores the gap that exists between the way interdisciplinarity is taught and the way it is implemented in professional experiences. To address this issue, the article starts from analysing through the words of the protagonists the mechanisms through which innovation is produced in virtuous professional experiences developed outside, and then questions how these can nourish the experiments taking place inside universities.

Ripensare le professioni politecniche: dalla pratica alla formazione? / Rethinking polytechnic professions: from practice to education? / Quaglio, Caterina; Todella, Elena. - In: ATTI E RASSEGNA TECNICA. - ISSN 0004-7287. - STAMPA. - LXXVI:1-2-3(2022), pp. 189-216.

Ripensare le professioni politecniche: dalla pratica alla formazione? / Rethinking polytechnic professions: from practice to education?

caterina quaglio;elena todella
2022

Abstract

L’articolo propone una riflessione collettiva sul senso e sui modi della formazione e della pratica professionale a partire dalla constatazione di come le crisi, le sfide e le tecnologie di oggi superino i perimetri che caratterizzano le specializzazioni di ieri. Inevitabilmente è l’individuazione degli strumenti, delle strategie e delle risorse da impegnare per raggiungere un obiettivo tanto ambizioso quanto urgente. In una contingenza in cui le istituzioni pubbliche e accademiche riconoscono esplicitamente il valore dell’interdisciplinarità, il presente contributo esplora lo scarto che esiste tra il modo in cui l’interdisciplinarità viene insegnata e quello in cui viene attuata in esperienze professionali. L’articolo affronta questa questione analizzando attraverso le parole dei protagonisti i meccanismi attraverso cui l’innovazione si produce in esperienze professionali virtuose sviluppate fuori, per poi interrogarsi su come queste possano nutrire le sperimentazioni in corso dentro le università. A collective reflection on the meaning and modalities of education and professional practice today originates from the observation that today’s crises, challenges and technologies exceed the perimeters that characterize yesterday’s specializations. Inevitably, opaque is the identification of the tools, strategies, and resources to be committed to achieve an objective that is as ambitious as it is urgent. In a contingency in which public and academic institutions explicitly recognise the value of interdisciplinarity, this contribution explores the gap that exists between the way interdisciplinarity is taught and the way it is implemented in professional experiences. To address this issue, the article starts from analysing through the words of the protagonists the mechanisms through which innovation is produced in virtuous professional experiences developed outside, and then questions how these can nourish the experiments taking place inside universities.
2022
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