Geografie dell’università. Spazi funzioni e relazioni di un’università che cambia.

In un’epoca in cui si assiste al diffondersi di diffidenza e ostilità verso i saperi esperti, un certo discorso sulle università sembra assumere implicitamente la metafora della “torre d’avorio” come fedele descrizione di quello che è il luogo per antonomasia deputato alla produzione di conoscenza. Tuttavia, da tempo le scienze sociali, così come gli studi nel campo dell’economia, dell’architettura e dell’urbanistica hanno evidenziato come le diverse attività che costituiscono in vario modo la sostanza stessa di un ateneo facciano delle università realtà fortemente intrecciate con gli spazi che abitano e che contribuiscono a produrre, sia localmente che a scala globale. Muovendosi nel solco tracciato da questi studi, la sessione Lo spazio dell’università. Trasformazioni, geografie e sfide della città universitaria ha voluto allargare lo sguardo a queste “geografie altre”, guardando al rapporto fra università e territorio in termini di inter-azione, attraverso contributi empirici fra loro molto eterogenei ma che, insieme, restituiscono la complessità sia del ruolo e delle attività degli atenei oggi sia di quello che abbiamo indicato come “spazio dell’università”.