Questo contributo intendere riportare all’attenzione sul complesso olivettiano di Scarmagno, progetto di Marco Zanuso e Eduardo Vittoria, in continuità con i già realizzati progetti di Zanuso per l’Argentina e il Brasile. Scarmagno rappresenta un’icona indiscussa di architettura industriale realizzata ‘in serie’ ed è anche l’ultimo progetto voluto da Adriano Olivetti. Il complesso di Scarmagno è un esempio - forse l’unico - di come sia possibile realizzare edifici funzionali, dal costo contenuto ma a forte innovazione tecnologica. È un’‘architettura urbana in cui costruito e natura si fondono in un continuum attraverso il pilastro e le testate della trave principale a generare una forte interpenetrazione tra l’interno degli spazi di lavoro e il loro ricongiungimento con il paesaggio. Con il progetto Italvolt per la prima Gigafactory italiana il sito di Scarmagno si trasforma da area industriale dismessa ad area industriale in divenire: una grande sfida sui cui presupposti proponiamo alcune riflessioni.
Scarmagno: da area industriale dismessa ad area industriale in divenire / DI MARI, Giuliana; Garda, EMILIA MARIA; Franchini, Caterina. - ELETTRONICO. - (2022), p. 8.1.6. (Intervento presentato al convegno 2° Stati Generali del Patrimonio Industriale tenutosi a Roma - Tivoli nel 9-11 giugno 2022).
Scarmagno: da area industriale dismessa ad area industriale in divenire
Giuliana Di Mari;Emilia Garda;Caterina Franchini
2022
Abstract
Questo contributo intendere riportare all’attenzione sul complesso olivettiano di Scarmagno, progetto di Marco Zanuso e Eduardo Vittoria, in continuità con i già realizzati progetti di Zanuso per l’Argentina e il Brasile. Scarmagno rappresenta un’icona indiscussa di architettura industriale realizzata ‘in serie’ ed è anche l’ultimo progetto voluto da Adriano Olivetti. Il complesso di Scarmagno è un esempio - forse l’unico - di come sia possibile realizzare edifici funzionali, dal costo contenuto ma a forte innovazione tecnologica. È un’‘architettura urbana in cui costruito e natura si fondono in un continuum attraverso il pilastro e le testate della trave principale a generare una forte interpenetrazione tra l’interno degli spazi di lavoro e il loro ricongiungimento con il paesaggio. Con il progetto Italvolt per la prima Gigafactory italiana il sito di Scarmagno si trasforma da area industriale dismessa ad area industriale in divenire: una grande sfida sui cui presupposti proponiamo alcune riflessioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2968171