Affrontare il tema delle aree industriali dismesse comporta una disamina a partire dal dibattito fra demolizione e conservazione della fabbrica, fino alla visione della trasformazione urbana come opportunità di crescita per la città. Strategie integrate di conservazione, valorizzazione e gestione sostenibile del capitale culturale e ambientale possono contribuire alla performance complessiva delle città per ricostruire nuovi equilibri sistemici, con benefici diretti, indiretti e indotti. Secondo tali premesse, si presenta un’analisi critica di natura interdisciplinare a partire dal caso di Torino e delle trasformazioni lungo il “piano del ferro”nelle aree industriali dismesse dai primi anni 80 (chiusura della fabbrica FIAT Lingotto) al decennio post Olimpiadi Invernali del 2006. Emergono i temi del confronto fra l’azione di riconoscimento di valore e la tutela, la qualità dei processi urbani e l’assunzione di responsabilità verso la conservazione del patrimonio, la risposta del mercato immobiliare e degli operatori economici al “tema qualità” e “conservazione”. Analyzing the issue of abandoned industrial areas involves an examination starting from the debate between demolition and conservation of the factory, up to the vision of urban transformation as an opportunity for the city’s growth. Integrated strategies of conservation, enhancement and sustainable management of cultural and environmental capital can contribute to the overall performance of cities to rebuild new systemic balances, with direct, indirect and induced benefits. A critical analysis of an interdisciplinary nature is presented starting from the case of Turin and the transformations along the “top rail” in the abandoned industrial areas from the early 1980s (closure of the FIAT Lingotto factory) to the decade following the Winter Olympics Games 2006. The Authors debate on the comparison between the action of recognition of value and protection, on the quality of urban processes and the assumption of responsibility towards the conservation of heritage and on the response of the real estate market and economic operators to the "theme quality" and " conservation"

“Vuoti da non perdere” a Torino. Patrimonio industriale dismesso lungo il “piano del ferro” dagli anni 80 al post Olimpiadi/Empty factories in Torino. Abandoned industrial heritage along the 'top of rail', from the 1980s to the post-Olympics period / Bartolozzi, Carla; Coscia, Cristina. - ELETTRONICO. - 1:(2022). (Intervento presentato al convegno 2° Stati Generali del Patrimonio Industriale | 2° General States of Industrial Heritage - AIPAI Roma 2022 tenutosi a ROMA nel 9-11 giugno 2022).

“Vuoti da non perdere” a Torino. Patrimonio industriale dismesso lungo il “piano del ferro” dagli anni 80 al post Olimpiadi/Empty factories in Torino. Abandoned industrial heritage along the 'top of rail', from the 1980s to the post-Olympics period

Bartolozzi,Carla;Coscia,Cristina
2022

Abstract

Affrontare il tema delle aree industriali dismesse comporta una disamina a partire dal dibattito fra demolizione e conservazione della fabbrica, fino alla visione della trasformazione urbana come opportunità di crescita per la città. Strategie integrate di conservazione, valorizzazione e gestione sostenibile del capitale culturale e ambientale possono contribuire alla performance complessiva delle città per ricostruire nuovi equilibri sistemici, con benefici diretti, indiretti e indotti. Secondo tali premesse, si presenta un’analisi critica di natura interdisciplinare a partire dal caso di Torino e delle trasformazioni lungo il “piano del ferro”nelle aree industriali dismesse dai primi anni 80 (chiusura della fabbrica FIAT Lingotto) al decennio post Olimpiadi Invernali del 2006. Emergono i temi del confronto fra l’azione di riconoscimento di valore e la tutela, la qualità dei processi urbani e l’assunzione di responsabilità verso la conservazione del patrimonio, la risposta del mercato immobiliare e degli operatori economici al “tema qualità” e “conservazione”. Analyzing the issue of abandoned industrial areas involves an examination starting from the debate between demolition and conservation of the factory, up to the vision of urban transformation as an opportunity for the city’s growth. Integrated strategies of conservation, enhancement and sustainable management of cultural and environmental capital can contribute to the overall performance of cities to rebuild new systemic balances, with direct, indirect and induced benefits. A critical analysis of an interdisciplinary nature is presented starting from the case of Turin and the transformations along the “top rail” in the abandoned industrial areas from the early 1980s (closure of the FIAT Lingotto factory) to the decade following the Winter Olympics Games 2006. The Authors debate on the comparison between the action of recognition of value and protection, on the quality of urban processes and the assumption of responsibility towards the conservation of heritage and on the response of the real estate market and economic operators to the "theme quality" and " conservation"
2022
978-88-297-1666-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2966738