Il ruolo della morfologia sulla distribuzione spaziale degli estremi di pioggia sub-giornalieri italiani

L’influenza della morfologia e della quota sulla distribuzione delle piogge estreme, sebbene ampiamente documentata in letteratura, non è ancora stata analizzata approfonditamente sull’intero territorio italiano. In questo studio proponiamo alcune analisi delle relazioni fra morfologia e valori medi degli estremi annui di pioggia di durata sub-giornaliera (da 1 a 24 ore), usando un nuovo dataset di misure pluviometriche (Improved Italian – Rainfall Extreme Dataset, I2-RED). I2-RED contiene osservazioni di più di 5000 pluviometri dal 1916 al 2019, ottenute dall’unione di molte banche dati indipendenti. La dipendenza degli estremi di pioggia dalla quota e da altre variabili geomorfologiche è stata analizzata complessivamente a scala nazionale mediante relazioni di regressione multipla. Tale analisi ha dimostrato che la quota del terreno non è la sola variabile che influenza la variabilità degli estremi: longitudine, latitudine, distanza dalla costa, ostruzioni morfologiche e pioggia media annua influiscono infatti significativamente, con un contributo che varia a seconda della durata degli eventi (da 1 a 24 ore). Significative distorsioni locali in aree con morfologia complessa hanno fatto poi emergere l’utilità di scorporare l’analisi delle relazioni usando una scala di maggiore dettaglio e criteri morfologici di segmentazione del territorio nazionale. Sono state usate classificazioni geomorfologiche di letteratura e, nelle aree omogenee da esse definite, si è indagata la variabilità della pioggia estrema con la sola quota. I risultati ottenuti hanno dimostrato che l’uso di relazioni locali fra pioggia e quota produce livelli locali di distorsione molto bassi e ottima efficienza di stima, risultando quindi più rappresentative delle relazioni multivariate ottenute a scala nazionale.