D tutt* raccoglie una serie di esperienze progettuali partecipative, condotte all’interno del progetto Costruire Bellezza, che sviluppano una particolare attenzione al coinvolgimento del genere femminile. Si propone di discutere come queste, combinate con una modalità di lavoro incentrata sul capability approach, possano produrre un impatto positivo sulle donne senza dimora protagoniste dei laboratori. Oltre ad una etichetta professionale, ‘fare il designer’ implica soprattutto adottare un approccio trasformativo alla realtà e perseguire un cambiamento positivo attraverso la pratica. Il ruolo che il design può assumere all’interno delle riflessioni su temi di genere e di homelessness, è quello di favorire contesti in cui gli individui - le donne- possono scoprire, sviluppare o rafforzare le proprie capacità. Le brevi storie che si intende presentare sottolineano l’essenza della pratica di design nel suo svolgimento più quotidiano. Nei workshop di Costruire Bellezza, design significa aspirare al miglioramento, approcciare la complessità con un atteggiamento aperto e riconoscere agli esseri umani il grande potere di innovare, sia la società̀ che se stessi. Queste esperienze sono fondamentali per le donne in condizione di fragilità nell’ottica di sperimentare le condizioni di benessere necessarie a riattivare fiducia in sé stesse, costruire relazioni significative, esplorare abilità e costruirne di nuove che siano utili alla vita personale.

D tutt*. Esperienze di empowerment femminile in Costruire Bellezza / Campagnaro, Cristian; Ceraolo, Sara. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 59-65. (Intervento presentato al convegno 100 anni dal Bauhaus. Le prospettive della ricerca in Design tenutosi a Ascoli Piceno (I) nel 13-14 giugno 2019).

D tutt*. Esperienze di empowerment femminile in Costruire Bellezza

Cristian Campagnaro;Sara Ceraolo
2020

Abstract

D tutt* raccoglie una serie di esperienze progettuali partecipative, condotte all’interno del progetto Costruire Bellezza, che sviluppano una particolare attenzione al coinvolgimento del genere femminile. Si propone di discutere come queste, combinate con una modalità di lavoro incentrata sul capability approach, possano produrre un impatto positivo sulle donne senza dimora protagoniste dei laboratori. Oltre ad una etichetta professionale, ‘fare il designer’ implica soprattutto adottare un approccio trasformativo alla realtà e perseguire un cambiamento positivo attraverso la pratica. Il ruolo che il design può assumere all’interno delle riflessioni su temi di genere e di homelessness, è quello di favorire contesti in cui gli individui - le donne- possono scoprire, sviluppare o rafforzare le proprie capacità. Le brevi storie che si intende presentare sottolineano l’essenza della pratica di design nel suo svolgimento più quotidiano. Nei workshop di Costruire Bellezza, design significa aspirare al miglioramento, approcciare la complessità con un atteggiamento aperto e riconoscere agli esseri umani il grande potere di innovare, sia la società̀ che se stessi. Queste esperienze sono fondamentali per le donne in condizione di fragilità nell’ottica di sperimentare le condizioni di benessere necessarie a riattivare fiducia in sé stesse, costruire relazioni significative, esplorare abilità e costruirne di nuove che siano utili alla vita personale.
2020
978-88-943380-2-7
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
ATTI_SID_COMPLETA_06_11_2020.pdf

accesso aperto

Descrizione: articolo principale
Tipologia: 2a Post-print versione editoriale / Version of Record
Licenza: Creative commons
Dimensione 1.8 MB
Formato Adobe PDF
1.8 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2906541