L’articolo tratta la collocazione del patrimonio culturale “design” nello scenario digitale presentando la pratica dei Linked open data (Heath e Bizer, 2011) e la sua applicazione ai beni culturali (Hyvönen, 2012). Nella prima parte mostra come questa metodologia di strutturazione dei dati sia strumento particolarmente adatto a rappresentare la contestualizzazione storica e quindi a valorizzare il design in relazione alla cultura materiale che lo ha pensato e generato. Successivamente propone una riflessione sul ruolo del progetto, chiamato a costruire, utilizzando questa memoria digitale, l’interfaccia tra l’uomo e il suo passato.
Ramificazioni digitali del design come bene culturale / Listo, Tommaso. - In: MD JOURNAL. - ISSN 2531-9477. - ELETTRONICO. - 8:2: Il design come bene culturale(2019), pp. 28-39.
Ramificazioni digitali del design come bene culturale
Listo, Tommaso
2019
Abstract
L’articolo tratta la collocazione del patrimonio culturale “design” nello scenario digitale presentando la pratica dei Linked open data (Heath e Bizer, 2011) e la sua applicazione ai beni culturali (Hyvönen, 2012). Nella prima parte mostra come questa metodologia di strutturazione dei dati sia strumento particolarmente adatto a rappresentare la contestualizzazione storica e quindi a valorizzare il design in relazione alla cultura materiale che lo ha pensato e generato. Successivamente propone una riflessione sul ruolo del progetto, chiamato a costruire, utilizzando questa memoria digitale, l’interfaccia tra l’uomo e il suo passato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2847675