Molti edifici che costituiscono le periferie urbane denunciano assieme alla obsolescenza prestazionale una povertà lessicale che degrada l’immagine delle periferie e che richiederebbe interventi di sostituzione edilizia a larga scala. In alcuni casi questo è reso impossibile dalla frammentarietà della proprietà immobiliare. Il contributo indaga la possibilità di intervenire con una demolizione “per parti”, proponendo la sostituzione dell’involucro verticale con un nuovo sistema di facciata leggero e trasparente che integri il verde quale elemento costitutivo della rigenerazione dell’immagine edilizia e urbana. Nella sua parte più esterna e “verde”, il sistema può essere favorevolmente destinato anche al retrofitting di involucri esistenti al fine di migliorarne o mitigarne l’impatto visivo. Se fino agli scorsi anni Settanta, cambiare casa voleva dire migliorare la qualità della vita abitativa, oggi potrebbe esserlo la sostituzione delle facciate, riconfigurando il mercato edilizio ora prevalentemente finalizzato a manutenzioni di tipo “medicale”.
E SE L’EDIFICIO CAMBIASSE PELLE? / Piantanida, Paolo; Vottari, Antonio. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 1141-1150. (Intervento presentato al convegno Colloqui.AT.e 2019 tenutosi a Torino nel 25 - 28 settembre 2019).
E SE L’EDIFICIO CAMBIASSE PELLE?
Paolo Piantanida;Antonio Vottari
2019
Abstract
Molti edifici che costituiscono le periferie urbane denunciano assieme alla obsolescenza prestazionale una povertà lessicale che degrada l’immagine delle periferie e che richiederebbe interventi di sostituzione edilizia a larga scala. In alcuni casi questo è reso impossibile dalla frammentarietà della proprietà immobiliare. Il contributo indaga la possibilità di intervenire con una demolizione “per parti”, proponendo la sostituzione dell’involucro verticale con un nuovo sistema di facciata leggero e trasparente che integri il verde quale elemento costitutivo della rigenerazione dell’immagine edilizia e urbana. Nella sua parte più esterna e “verde”, il sistema può essere favorevolmente destinato anche al retrofitting di involucri esistenti al fine di migliorarne o mitigarne l’impatto visivo. Se fino agli scorsi anni Settanta, cambiare casa voleva dire migliorare la qualità della vita abitativa, oggi potrebbe esserlo la sostituzione delle facciate, riconfigurando il mercato edilizio ora prevalentemente finalizzato a manutenzioni di tipo “medicale”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2787477