Secondo una recente ricerca (Servizio Studi della Camera dei Deputati & ANAC, 2017), il panorama dei Contratti Pubblici ha registrato un importante momento di stallo in seguito all’emanazione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016), riscontrabile come calo nel numero dei bandi e incremento del ribasso medio di aggiudicazione. La stessa ricerca rileva altresì dei segnali di ripresa, a partire dalla promulgazione del Correttivo del 2017, che portano a un’interpretazione dello stallo come una fase transitoria dovuta al lento recepimento delle nuove procedure da parte di Pubbliche Amministrazioni e imprese, e non come una prova dell’incapacità della norma di rispondere positivamente alle esigenze del Paese. La valutazione degli impatti del Codice è una questione complessa, ma necessaria per assicurare efficacia all’intervento e avviare nuovi processi di partecipazione pubblica. Tra gli strumenti valutativi a disposizione del legislatore, per inserire nuove regolamentazioni in un processo orientato alla qualità, quello legato alla fase ex post è la Valutazione d’Impatto della Regolamentazione, che si applica, in Italia, sulla base di un Piano Biennale per la valutazione e la revisione della regolamentazione. Sulla base di questi presupposti, lo scopo principale della ricerca è analizzare gli impatti del Nuovo Codice nel breve termine, a quasi due anni dalla sua emanazione. Sarà utilizzato come ‘spia’ lo studio delle Offerte Anomale, quelle ‘anormalmente’ basse rispetto all’entità delle prestazioni richieste dal bando, tali da suscitare il sospetto della scarsa serietà dell’offerta e di una possibile non corretta esecuzione della prestazione contrattuale, per il fatto di non assicurare all’operatore economico un adeguato profitto (ANAC). In termini procedurali, infatti, la regolamentazione antiturbativa introdotta dal nuovo Codice si differenzia fortemente dal corrispondente quadro normativo europeo, prevedendo che la regola per la determinazione della soglia di anomalia non sia individuata a priori nel bando di gara, ma sia fissata in un modo del tutto casuale (attraverso un sorteggio tra i metodi previsti dalla legge; art. 97 c. 2 e c. 8), successivamente all’apertura delle buste contenenti l’offerta economica. La ricerca qui sintetizzata ha dunque l’obiettivo di (i) fare il punto sull’applicazione, da parte delle istituzioni inca ricate, degli strumenti valutativi a loro disposizione, (ii) valutare l’impatto del nuovo metodo antiturbativa, attraverso l’analisi dei dati a scala regionale, (iii) impostare una prassi replicabile per altri aspetti introdotti dalla normativa e ad altre realtà territoriali.
La valutazione dell’impatto del metodo anti turbativa nei contratti pubblici: le aggiudicazioni di lavori, servizi e forniture in Piemonte / Grosso, Rachele; Prizzon, Francesco; Rebaudengo, Manuela. - In: VALORI E VALUTAZIONI. - ISSN 2036-2404. - ELETTRONICO. - 22:(2019), pp. 1-15.
La valutazione dell’impatto del metodo anti turbativa nei contratti pubblici: le aggiudicazioni di lavori, servizi e forniture in Piemonte
Rachele Grosso;Francesco Prizzon;Rebaudengo Manuela
2019
Abstract
Secondo una recente ricerca (Servizio Studi della Camera dei Deputati & ANAC, 2017), il panorama dei Contratti Pubblici ha registrato un importante momento di stallo in seguito all’emanazione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016), riscontrabile come calo nel numero dei bandi e incremento del ribasso medio di aggiudicazione. La stessa ricerca rileva altresì dei segnali di ripresa, a partire dalla promulgazione del Correttivo del 2017, che portano a un’interpretazione dello stallo come una fase transitoria dovuta al lento recepimento delle nuove procedure da parte di Pubbliche Amministrazioni e imprese, e non come una prova dell’incapacità della norma di rispondere positivamente alle esigenze del Paese. La valutazione degli impatti del Codice è una questione complessa, ma necessaria per assicurare efficacia all’intervento e avviare nuovi processi di partecipazione pubblica. Tra gli strumenti valutativi a disposizione del legislatore, per inserire nuove regolamentazioni in un processo orientato alla qualità, quello legato alla fase ex post è la Valutazione d’Impatto della Regolamentazione, che si applica, in Italia, sulla base di un Piano Biennale per la valutazione e la revisione della regolamentazione. Sulla base di questi presupposti, lo scopo principale della ricerca è analizzare gli impatti del Nuovo Codice nel breve termine, a quasi due anni dalla sua emanazione. Sarà utilizzato come ‘spia’ lo studio delle Offerte Anomale, quelle ‘anormalmente’ basse rispetto all’entità delle prestazioni richieste dal bando, tali da suscitare il sospetto della scarsa serietà dell’offerta e di una possibile non corretta esecuzione della prestazione contrattuale, per il fatto di non assicurare all’operatore economico un adeguato profitto (ANAC). In termini procedurali, infatti, la regolamentazione antiturbativa introdotta dal nuovo Codice si differenzia fortemente dal corrispondente quadro normativo europeo, prevedendo che la regola per la determinazione della soglia di anomalia non sia individuata a priori nel bando di gara, ma sia fissata in un modo del tutto casuale (attraverso un sorteggio tra i metodi previsti dalla legge; art. 97 c. 2 e c. 8), successivamente all’apertura delle buste contenenti l’offerta economica. La ricerca qui sintetizzata ha dunque l’obiettivo di (i) fare il punto sull’applicazione, da parte delle istituzioni inca ricate, degli strumenti valutativi a loro disposizione, (ii) valutare l’impatto del nuovo metodo antiturbativa, attraverso l’analisi dei dati a scala regionale, (iii) impostare una prassi replicabile per altri aspetti introdotti dalla normativa e ad altre realtà territoriali.File | Dimensione | Formato | |
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