Nel vasto panorama di criticità che si delineano nei complessi edilizi che ospitano l'attività scolastica, per lo più vetusti e spesso con gravi patologie di degrado, il rischio incendio rappresenta una delle principali problematiche che è necessario valutare e affrontare per il raggiungimento di un livello di sicurezza accettabile. Una delle tematiche collegate al rischio incendio a cui sono sottoposte le attività scolastiche esistenti, classificate attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, ai sensi del D.P.R. 151/2011, è la mancanza dei Certificati di Prevenzione Incendi in circa la metà degli edifici scolastici italiani (secondo dati dell’ANDIS –associazione italiana dirigenti scolastici). Per più di vent’anni le scadenze di adeguamento alla normativa antincendio si sono protratte ed ora che l’ultima scadenza del dicembre 2017 non è stata prorogata, la situazione rimane bloccata e la contingenza della problematica rimane sempre più viva. È necessario che i tecnici specialisti antincendio si facciano promotori con i titolari e responsabili delle attività delle recenti possibilità che la normativa antincendio italiana propone in particolare per le strutture scolastiche. Oltre alla normativa tipo rigidamente finora utilizzata, nell'agosto 2017 è stato emanato il D.M. 07/08/2017 "Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche, ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139", con cui è stata resa possibile l'applicazione all'attività scolastica del Codice di prevenzione incendi, il D.M. 03/08/2015 "Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139". Il Codice di prevenzione incendi crea l'opportunità per il progettista antincendio di focalizzare la propria attenzione su un'analisi del rischio mirata al caso in esame, scegliendo tra le soluzioni proposte ed eventualmente optando per un approccio di tipo prestazionale o ingegneristico, non ridondante in termini di misure preventive e protettive previste e che spesso può portare, con la scelta di una corretta strategia antincendio, a delineare soluzioni di intervento per la messa a norma, più economiche pur salvaguardando l’obiettivo finale della sicurezza. Si vuole qui presentare un esempio di applicazione della nuova normativa ad un complesso scolastico esistente di tipo universitario: La Facoltà di Chimica dell’Università degli Studi di Torino. Trattasi di un insieme di edifici con diverse caratteristiche strutturali e architettoniche, con parti vincolate ai sensi del D. Lgs. 22/01/2004 n. 42 e ospitante un numero considerevole di utenti. I Dipartimenti universitari sono stati analizzati applicando le normative vigenti e potendo effettuare un confronto tra di esse, evidenziando i vantaggi dell'applicazione del Codice di prevenzione incendi. Infatti, poiché il complesso della Facoltà di Chimica risulta eterogeneo e vincolato, è stato necessario definire delle deroghe ai paragrafi della normativa che non risultano rispettati. Effettuando l'analisi e applicando il Codice di prevenzione incendi è stato possibile risolvere i singoli casi sviluppando soluzioni conformi per le diverse strategie antincendio presenti; è stato necessario comunque prevedere una soluzione alternativa alla soluzione conforme previste dalla regola tecnica orizzontale per l'esodo applicando l’approccio della Fire Safety Engineering. L'esodo è stato analizzato infatti con un approccio di tipo ingegneristico per dimostrare che gli occupanti possano raggiungere un luogo sicuro in ogni condizione d'incendio, realizzando una modellazione numerica per delineare i tempi effettivi di esodo dagli edifici. L'ottica con cui viene affrontata la problematica del rischio incendio in ambito normativo, risulta all'avanguardia e pronta per poter contrastare un cambiamento di approccio nel patrimonio edilizio scolastico italiano nuovo e soprattutto esistente.

Adeguamento normativo e messa in sicurezza antincendio di edifici scolastici esistenti secondo i nuovi approcci normativi: il caso della Facoltà di Chimica dell’Università di Torino / Vancetti, Roberto; Cardone, Rossana. - STAMPA. - (2018), pp. 191-198. (Intervento presentato al convegno Verso una scuola resiliente - Toward a resilienti school building tenutosi a Napoli nel 31/05/2018-1/06/2018).

Adeguamento normativo e messa in sicurezza antincendio di edifici scolastici esistenti secondo i nuovi approcci normativi: il caso della Facoltà di Chimica dell’Università di Torino

roberto vancetti;CARDONE, ROSSANA
2018

Abstract

Nel vasto panorama di criticità che si delineano nei complessi edilizi che ospitano l'attività scolastica, per lo più vetusti e spesso con gravi patologie di degrado, il rischio incendio rappresenta una delle principali problematiche che è necessario valutare e affrontare per il raggiungimento di un livello di sicurezza accettabile. Una delle tematiche collegate al rischio incendio a cui sono sottoposte le attività scolastiche esistenti, classificate attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, ai sensi del D.P.R. 151/2011, è la mancanza dei Certificati di Prevenzione Incendi in circa la metà degli edifici scolastici italiani (secondo dati dell’ANDIS –associazione italiana dirigenti scolastici). Per più di vent’anni le scadenze di adeguamento alla normativa antincendio si sono protratte ed ora che l’ultima scadenza del dicembre 2017 non è stata prorogata, la situazione rimane bloccata e la contingenza della problematica rimane sempre più viva. È necessario che i tecnici specialisti antincendio si facciano promotori con i titolari e responsabili delle attività delle recenti possibilità che la normativa antincendio italiana propone in particolare per le strutture scolastiche. Oltre alla normativa tipo rigidamente finora utilizzata, nell'agosto 2017 è stato emanato il D.M. 07/08/2017 "Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche, ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139", con cui è stata resa possibile l'applicazione all'attività scolastica del Codice di prevenzione incendi, il D.M. 03/08/2015 "Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139". Il Codice di prevenzione incendi crea l'opportunità per il progettista antincendio di focalizzare la propria attenzione su un'analisi del rischio mirata al caso in esame, scegliendo tra le soluzioni proposte ed eventualmente optando per un approccio di tipo prestazionale o ingegneristico, non ridondante in termini di misure preventive e protettive previste e che spesso può portare, con la scelta di una corretta strategia antincendio, a delineare soluzioni di intervento per la messa a norma, più economiche pur salvaguardando l’obiettivo finale della sicurezza. Si vuole qui presentare un esempio di applicazione della nuova normativa ad un complesso scolastico esistente di tipo universitario: La Facoltà di Chimica dell’Università degli Studi di Torino. Trattasi di un insieme di edifici con diverse caratteristiche strutturali e architettoniche, con parti vincolate ai sensi del D. Lgs. 22/01/2004 n. 42 e ospitante un numero considerevole di utenti. I Dipartimenti universitari sono stati analizzati applicando le normative vigenti e potendo effettuare un confronto tra di esse, evidenziando i vantaggi dell'applicazione del Codice di prevenzione incendi. Infatti, poiché il complesso della Facoltà di Chimica risulta eterogeneo e vincolato, è stato necessario definire delle deroghe ai paragrafi della normativa che non risultano rispettati. Effettuando l'analisi e applicando il Codice di prevenzione incendi è stato possibile risolvere i singoli casi sviluppando soluzioni conformi per le diverse strategie antincendio presenti; è stato necessario comunque prevedere una soluzione alternativa alla soluzione conforme previste dalla regola tecnica orizzontale per l'esodo applicando l’approccio della Fire Safety Engineering. L'esodo è stato analizzato infatti con un approccio di tipo ingegneristico per dimostrare che gli occupanti possano raggiungere un luogo sicuro in ogni condizione d'incendio, realizzando una modellazione numerica per delineare i tempi effettivi di esodo dagli edifici. L'ottica con cui viene affrontata la problematica del rischio incendio in ambito normativo, risulta all'avanguardia e pronta per poter contrastare un cambiamento di approccio nel patrimonio edilizio scolastico italiano nuovo e soprattutto esistente.
2018
978-88-6026-244-8
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2782466