Nell’ambito di un progetto di ricerca del CSI Piemonte che il Politecnico di Torino – DIATI ed altri enti hanno terminato nel 2018, sono state installate cinque stazioni di monitoraggio GNSS prototipali in siti nei quali, con diversi metodi e sensori geomatici, si sono rilevati spostamenti e deformazioni. Uno di questi è stato il sito di Madonna del Sasso su cui sono stati installate due stazioni con ricevitori GNSS mass market che inviano in tempo reale i propri dati a un server presso il Politecnico di Torino. Di questi cinque siti viene attualmente calcolata la posizione trasformando i dati in tempo reale in dati Rinex e gestendo il calcolo con cadenza giornaliera, usufruendo delle stazioni permanenti della rete interregionale SPIN. Di uno dei due siti impiantati a Madonna del Sasso avviene anche la memorizzazione e il calcolo delle baseline GNSS con cadenza oraria e, attualmente, tale calcolo riguarda un periodo di tempo di circa nove mesi. Per quanto i risultati ottenuti siano molto rumorosi, per via di diversi fattori tra cui l’utilizzo di una sola frequenza, la qualità del ricevitore (u-Blox EVK-8T) e dell’antenna, è stato comunque possibile eseguire una analisi della serie temporale volta ad estrarre un segnale da poter poi più facilmente interpretare. I dati, specie a causa di interruzioni di comunicazione, non sempre sono continui e, per motivi di manutenzione, le antenne sono state rimosse e riposizionate. È pertanto stato necessario comprendere se la rimozione ha anche di poco, ma significativamente, spostato l’antenna rispetto al riferimento iniziale e ricucire così la serie storica. Il segnale risultante, dopo la ricucitura e la rimozione del trend è stato infine analizzato in frequenza, utilizzando un metodo che tiene in conto della non uniformità dei dati a disposizione. I risultati ottenuti non mostrano significativi segnali per le componenti planimetriche, ma un segnale molto netto in altimetria che ha una ampiezza di un paio di cm ed un massimo attorno alla fine di gennaio 2018. Si sottolinea che il risultato è frutto dell’elaborazione di singole baselines che usano come riferimento la stazione permanente di Gozzano, a circa 6 km dl sito di Madonna del Sasso. Per discernere da dove aveva origine lo spostamento, si sono utilizzati anche i dati giornalieri di questa stazione permanente per valutare eventuali movimenti a subsidenze. Ciò ha permesso, usando circa un anno di misure e le tecniche di posizionamento PPP di comprendere che il fenomeno è realmente di pertinenza della stazione monitorata.

Prime analisi delle elaborazioni GNSS orarie del sito di Madonna del Sasso / Manzino, Ambrogio; Cina, Alberto; Gandolfi, Stefano. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 701-708. (Intervento presentato al convegno ASITA 2019 - Confeenza Nazionale dio Geomatica e Informazione Territoriale tenutosi a Trieste nel 12-14 Novembre 2019).

Prime analisi delle elaborazioni GNSS orarie del sito di Madonna del Sasso

Ambrogio Maria Manzino;Alberto Cina;GANDOLFI, STEFANO
2019

Abstract

Nell’ambito di un progetto di ricerca del CSI Piemonte che il Politecnico di Torino – DIATI ed altri enti hanno terminato nel 2018, sono state installate cinque stazioni di monitoraggio GNSS prototipali in siti nei quali, con diversi metodi e sensori geomatici, si sono rilevati spostamenti e deformazioni. Uno di questi è stato il sito di Madonna del Sasso su cui sono stati installate due stazioni con ricevitori GNSS mass market che inviano in tempo reale i propri dati a un server presso il Politecnico di Torino. Di questi cinque siti viene attualmente calcolata la posizione trasformando i dati in tempo reale in dati Rinex e gestendo il calcolo con cadenza giornaliera, usufruendo delle stazioni permanenti della rete interregionale SPIN. Di uno dei due siti impiantati a Madonna del Sasso avviene anche la memorizzazione e il calcolo delle baseline GNSS con cadenza oraria e, attualmente, tale calcolo riguarda un periodo di tempo di circa nove mesi. Per quanto i risultati ottenuti siano molto rumorosi, per via di diversi fattori tra cui l’utilizzo di una sola frequenza, la qualità del ricevitore (u-Blox EVK-8T) e dell’antenna, è stato comunque possibile eseguire una analisi della serie temporale volta ad estrarre un segnale da poter poi più facilmente interpretare. I dati, specie a causa di interruzioni di comunicazione, non sempre sono continui e, per motivi di manutenzione, le antenne sono state rimosse e riposizionate. È pertanto stato necessario comprendere se la rimozione ha anche di poco, ma significativamente, spostato l’antenna rispetto al riferimento iniziale e ricucire così la serie storica. Il segnale risultante, dopo la ricucitura e la rimozione del trend è stato infine analizzato in frequenza, utilizzando un metodo che tiene in conto della non uniformità dei dati a disposizione. I risultati ottenuti non mostrano significativi segnali per le componenti planimetriche, ma un segnale molto netto in altimetria che ha una ampiezza di un paio di cm ed un massimo attorno alla fine di gennaio 2018. Si sottolinea che il risultato è frutto dell’elaborazione di singole baselines che usano come riferimento la stazione permanente di Gozzano, a circa 6 km dl sito di Madonna del Sasso. Per discernere da dove aveva origine lo spostamento, si sono utilizzati anche i dati giornalieri di questa stazione permanente per valutare eventuali movimenti a subsidenze. Ciò ha permesso, usando circa un anno di misure e le tecniche di posizionamento PPP di comprendere che il fenomeno è realmente di pertinenza della stazione monitorata.
2019
978-88-941232-5-8
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