L’esigenza di approfondire la conoscenza di una fabbrica modificata e ampliata in varie fasi successive e di cui non esiste documentazione scritta anteriore al XVII secolo, ha condotto alla messa a punto di una particolare metodologia di analisi delle murature. Si tratta dell’integrazione della tecnica termografica con lo studio stratigrafico dei materiali e delle tecniche costruttive eseguito a partire dalle porzioni grezze di muratura a vista; tale strumento di rilievo si è rivelato indispensabile per guidare le ispezioni all’infrarosso in un sito come quello della chiesa di Santa Giulitta in Bagnasco (CN) in cui la possibilità di visualizzare la tessitura muraria al di là del visibile attraverso la tecnica termografica ha costituito un elemento fondante per la lettura e l’interpretazione delle fasi costruttive che hanno interessato la fabbrica e che a seguito delle indagini risultano avere una inedita origine medievale. La sintesi del metodo si esplicita con l’integrazione per sovrapposizione dei rilievi termografici a quelli architettonici di dettaglio a livello del singolo concio , in maniera da restituire una visione complessiva delle osservazioni e, al contempo, fornirne dati quantitativi con l ’intento di superare gli esiti dei tradizionali strumenti della stratigrafia che hanno il limite di esprimersi in termini bidimensionali.

I rilievi all’infrarosso e la lettura stratigrafica delle murature storiche: approccio metodologico per lo studio di un bene storico architettonico / GOMEZ SERITO, Maurizio; Volinia, Monica; Finco, Luca; Girotto, Mario. - ELETTRONICO. - (2019). (Intervento presentato al convegno Conferenza nazionale sulle prove non distruttive monitoraggio diagnostica tenutosi a Pero (MI) nel 23-25 ottobre 2019).

I rilievi all’infrarosso e la lettura stratigrafica delle murature storiche: approccio metodologico per lo studio di un bene storico architettonico

Maurizio Gomez Serito;Monica Volinia;Luca Finco;Mario Girotto
2019

Abstract

L’esigenza di approfondire la conoscenza di una fabbrica modificata e ampliata in varie fasi successive e di cui non esiste documentazione scritta anteriore al XVII secolo, ha condotto alla messa a punto di una particolare metodologia di analisi delle murature. Si tratta dell’integrazione della tecnica termografica con lo studio stratigrafico dei materiali e delle tecniche costruttive eseguito a partire dalle porzioni grezze di muratura a vista; tale strumento di rilievo si è rivelato indispensabile per guidare le ispezioni all’infrarosso in un sito come quello della chiesa di Santa Giulitta in Bagnasco (CN) in cui la possibilità di visualizzare la tessitura muraria al di là del visibile attraverso la tecnica termografica ha costituito un elemento fondante per la lettura e l’interpretazione delle fasi costruttive che hanno interessato la fabbrica e che a seguito delle indagini risultano avere una inedita origine medievale. La sintesi del metodo si esplicita con l’integrazione per sovrapposizione dei rilievi termografici a quelli architettonici di dettaglio a livello del singolo concio , in maniera da restituire una visione complessiva delle osservazioni e, al contempo, fornirne dati quantitativi con l ’intento di superare gli esiti dei tradizionali strumenti della stratigrafia che hanno il limite di esprimersi in termini bidimensionali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2764279
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