Chelas è un enorme quartiere di edilizia pubblica della città di Lisbona. Progettato negli anni Sessanta come intervento unitario di matrice metabolista, oggi conta quasi quarantamila abitanti insediati all'interno di otto nuclei residenziali disposti su oltre settecento ettari. La realizzazione, ancora oggi incompleta, può essere osservata come laboratorio ove si sono sperimentate politiche e progetti architettonici d’avanguardia: una frontiera nella definizione dell'idea di ‘città pubblica’ lusitana. Tuttavia la crisi economica e demografica odierna ha fortemente colpito questa parte di città. L’invecchiamento della popolazione, il degrado degli spazi collettivi, la pessima conservazione dei fabbricati e l’abbandono degli alloggi, segnano con tratti essenziali un quartiere il cui stigma era, fino a non molti anni fa, determinato da affollamento, densità di relazioni informali, pericolo. Non mancano oggi nuovi programmi e nuovi progetti atti a far fronte a questa situazione. I più praticati e sostenibili, investono su un protagonismo sociale che tuttavia, a Chelas, si regge su di un capitale debolissimo. In tal senso questo caso studio descrive un intreccio di problematiche peculiari ed estreme, che radicalizzano gli effetti della crisi incidente nella ‘città pubblica’ sud Europea. Proprio per questo l’osservazione dei fenomeni in atto, e dei programmi tesi a mutarne il corso, possono tornare utili. Per riflettere almeno riguardo all’efficacia di un investimento su programmi capacitanti e di auto-protezione entro contesti molto problematici e fino ad oggi molto protetti da istituzioni pubbliche garanti di servizi ed assistenza.
Chelas, Lisboa, e il debole protagonismo degli abitanti della città pubblica europea / Ramondetti, Leonardo. - ELETTRONICO. - Beni collettivi e Protagonismo Sociale:(2015), pp. 2054-2059. (Intervento presentato al convegno XVIII Conferenza Nazionale SIU. Italia '45-'45. Radici, Condizioni, Prospettive tenutosi a Venezia (IT) nel 11-13 giugno 2015).
Chelas, Lisboa, e il debole protagonismo degli abitanti della città pubblica europea
Leonardo Ramondetti
2015
Abstract
Chelas è un enorme quartiere di edilizia pubblica della città di Lisbona. Progettato negli anni Sessanta come intervento unitario di matrice metabolista, oggi conta quasi quarantamila abitanti insediati all'interno di otto nuclei residenziali disposti su oltre settecento ettari. La realizzazione, ancora oggi incompleta, può essere osservata come laboratorio ove si sono sperimentate politiche e progetti architettonici d’avanguardia: una frontiera nella definizione dell'idea di ‘città pubblica’ lusitana. Tuttavia la crisi economica e demografica odierna ha fortemente colpito questa parte di città. L’invecchiamento della popolazione, il degrado degli spazi collettivi, la pessima conservazione dei fabbricati e l’abbandono degli alloggi, segnano con tratti essenziali un quartiere il cui stigma era, fino a non molti anni fa, determinato da affollamento, densità di relazioni informali, pericolo. Non mancano oggi nuovi programmi e nuovi progetti atti a far fronte a questa situazione. I più praticati e sostenibili, investono su un protagonismo sociale che tuttavia, a Chelas, si regge su di un capitale debolissimo. In tal senso questo caso studio descrive un intreccio di problematiche peculiari ed estreme, che radicalizzano gli effetti della crisi incidente nella ‘città pubblica’ sud Europea. Proprio per questo l’osservazione dei fenomeni in atto, e dei programmi tesi a mutarne il corso, possono tornare utili. Per riflettere almeno riguardo all’efficacia di un investimento su programmi capacitanti e di auto-protezione entro contesti molto problematici e fino ad oggi molto protetti da istituzioni pubbliche garanti di servizi ed assistenza.File | Dimensione | Formato | |
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