L’Ottocento è per Torino, e non solo, un secolo particolarmente emblematico. La città, quasi in un’altalenante ciclicità, è soggetta a diversi periodi di crisi e di ripresa politica ed economica. Dopo l’ondata 7 Alice Pozzati 6 ottobre 2017 napoleonica, la Restaurazione, il decennio preunitario, la conquista e la rapida perdita del titolo di capitale del neonato Stato italiano, negli anni Ottanta, Torino consolida la vocazione industriale che le garantirà un ruolo da regina per quasi tutto il XX secolo. Nel 1880 sono pubblicati in Italia due testi che oggi si rivelano preziosi strumenti per studiare l’immagine della città in quegli anni. Da una parte Edmondo De Amicis, con il suo contributo all’interno di un testo intitolato proprio Torino. 1880, presenta un’accurata “fotografia” decritta della città; Carlo Collodi, invece, scrive Il viaggio per l’Italia di Giannettino4 e si preoccupa di trasmettere una sorta di guida alle bellezze d’Italia secondo il punto di vista del suo giovane protagonista. Confrontare oggi questi due testi coevi e metterli in relazione alle fotografie storiche dell’epoca, conservate presso l’Archivio Storico della Città di Torino, oggi, può permettere di indagare le trasformazioni urbane da un punto di vista privilegiato: l’occhio dello scrittore che, per sua vocazione e talento, consegna nelle mani del lettore contemporaneo una descrizione della città precisa ma anche empatica. Servirsi, dunque, di questi due testi, come fossero dei veri e propri testimoni oculari, può fornire una nuova chiave di lettura per scoprire le inesplorate declinazioni della storia della città di Torino negli anni Ottanta dell’Ottocento.
Torino tra le righe. Le descrizioni di Edmondo De Amicis e Carlo Collodi / Pozzati, Alice. - ELETTRONICO. - La città, il viaggio e il turismo. Percezione, produzione e trasformazione:(2017). (Intervento presentato al convegno La città, il viaggio e il turismo. Percezione, produzione e trasformazione tenutosi a Napoli nel 7-9 settembre 2017).
Torino tra le righe. Le descrizioni di Edmondo De Amicis e Carlo Collodi
Alice Pozzati
2017
Abstract
L’Ottocento è per Torino, e non solo, un secolo particolarmente emblematico. La città, quasi in un’altalenante ciclicità, è soggetta a diversi periodi di crisi e di ripresa politica ed economica. Dopo l’ondata 7 Alice Pozzati 6 ottobre 2017 napoleonica, la Restaurazione, il decennio preunitario, la conquista e la rapida perdita del titolo di capitale del neonato Stato italiano, negli anni Ottanta, Torino consolida la vocazione industriale che le garantirà un ruolo da regina per quasi tutto il XX secolo. Nel 1880 sono pubblicati in Italia due testi che oggi si rivelano preziosi strumenti per studiare l’immagine della città in quegli anni. Da una parte Edmondo De Amicis, con il suo contributo all’interno di un testo intitolato proprio Torino. 1880, presenta un’accurata “fotografia” decritta della città; Carlo Collodi, invece, scrive Il viaggio per l’Italia di Giannettino4 e si preoccupa di trasmettere una sorta di guida alle bellezze d’Italia secondo il punto di vista del suo giovane protagonista. Confrontare oggi questi due testi coevi e metterli in relazione alle fotografie storiche dell’epoca, conservate presso l’Archivio Storico della Città di Torino, oggi, può permettere di indagare le trasformazioni urbane da un punto di vista privilegiato: l’occhio dello scrittore che, per sua vocazione e talento, consegna nelle mani del lettore contemporaneo una descrizione della città precisa ma anche empatica. Servirsi, dunque, di questi due testi, come fossero dei veri e propri testimoni oculari, può fornire una nuova chiave di lettura per scoprire le inesplorate declinazioni della storia della città di Torino negli anni Ottanta dell’Ottocento.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2703454
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