Nel maggio 1798 Napoleone decise di intraprendere il suo viaggio verso l’Egitto, coinvolgendo oltre 20.000 uomini, probabilmente una delle più grandi spedizioni oltremare della Francia. La campagna non ebbe un riscontro positivo dal punto di vista bellico ma senza dubbio costituì un momento cardine nella riscoperta dell’Antico Egitto. Insieme all’esercito salparono numerosi uomini di cultura, cosiddetti “savant”: medici, scienziati, ingegneri, misuratori e artisti, con lo scopo di studiare e documentare in modo sistematico monumenti e manufatti in modo estremamente rigoroso. L’esito di questa campagna si tradusse nell’opera: Description de l'Égypte, ou Recueil des observations et des recherches qui ont été faites en Égypte pendant l'expédition de l'armée française, pubblicata a partire dal 1809. La campagna napoleonica fornì così all’occidente un primo repertorio per artisti e architetti che iniziarono a virare l'attenzione verso nuove mete a cui si unirono altre forme di rappresentazione (fotografie, libri illustrati) che incoraggiarono altri artisti e architetti ad intraprendere viaggi verso questi luoghi. La proposta di intervento intende quindi indagare come il viaggio verso l'Egitto abbia influenzato la formazione architettonica, introducendo nuove mete e nuovi modelli architettonici e decorativi progressivamente in diversi contesti in una prospettiva comparativa: in Francia ma anche in Inghilterra, in particolare nella produzione di Jean-Nicolas Huyot, e dell'inglese Owen Jones.
Modificazione del Grand Tour: le antichità egiziane tra formazione e influenze per gli architetti dell’Occidente / Mezzano, Michela. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 1195-1198. (Intervento presentato al convegno La città, il viaggio, il turismo. Percezione, produzione e trasformazione. The city, the travel, the tourism. Perception, production and processing tenutosi a Napoli (IT) nel 7-8-9 Settembre 2017).
Modificazione del Grand Tour: le antichità egiziane tra formazione e influenze per gli architetti dell’Occidente
MEZZANO, MICHELA
2017
Abstract
Nel maggio 1798 Napoleone decise di intraprendere il suo viaggio verso l’Egitto, coinvolgendo oltre 20.000 uomini, probabilmente una delle più grandi spedizioni oltremare della Francia. La campagna non ebbe un riscontro positivo dal punto di vista bellico ma senza dubbio costituì un momento cardine nella riscoperta dell’Antico Egitto. Insieme all’esercito salparono numerosi uomini di cultura, cosiddetti “savant”: medici, scienziati, ingegneri, misuratori e artisti, con lo scopo di studiare e documentare in modo sistematico monumenti e manufatti in modo estremamente rigoroso. L’esito di questa campagna si tradusse nell’opera: Description de l'Égypte, ou Recueil des observations et des recherches qui ont été faites en Égypte pendant l'expédition de l'armée française, pubblicata a partire dal 1809. La campagna napoleonica fornì così all’occidente un primo repertorio per artisti e architetti che iniziarono a virare l'attenzione verso nuove mete a cui si unirono altre forme di rappresentazione (fotografie, libri illustrati) che incoraggiarono altri artisti e architetti ad intraprendere viaggi verso questi luoghi. La proposta di intervento intende quindi indagare come il viaggio verso l'Egitto abbia influenzato la formazione architettonica, introducendo nuove mete e nuovi modelli architettonici e decorativi progressivamente in diversi contesti in una prospettiva comparativa: in Francia ma anche in Inghilterra, in particolare nella produzione di Jean-Nicolas Huyot, e dell'inglese Owen Jones.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2695927
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