Nel presente lavoro si illustra una sperimentazione di laboratorio eseguita per valutare la fattibilità di una riduzione chimica in situ (ISCR) per la bonifica di acque sotterranee contaminate da solventi clorurati e mercurio. La sperimentazione è stata condotta in batch, su microcosmi contenenti acqua e terreno di sito, mantenuti in condizioni anaerobiche e a temperatura di falda. Sono stati testati tre diversi reagenti, ciascuno a quattro dosaggi differenti: ferro zerovalente, solfuro ferroso (pirite) ed un prodotto commerciale a formulazione brevettata. Sulla base dei risultati ottenuti, il reagente commerciale con il dosaggio all'1%wt è stato ritenuto quello con migliore rimozione dei contaminanti obiettivo, senza mobilizzazione dei contaminanti indesiderati. La sua sperimentazione in scala pilota sarà oggetto della seconda parte dello studio.
Confronto tra differenti reagenti per la degradazione di solventi clorurati e l'immobilizzazione di mercurio / Zolla, Valerio; DI MOLFETTA, Antonio; Tosco, TIZIANA ANNA ELISABETTA; Sethi, Rajandrea. - CD-ROM. - (2017), pp. 1-8. (Intervento presentato al convegno Temtech 2016 tenutosi a Ferrara nel 21-23 September 2016).
Confronto tra differenti reagenti per la degradazione di solventi clorurati e l'immobilizzazione di mercurio
ZOLLA, VALERIO;DI MOLFETTA, Antonio;TOSCO, TIZIANA ANNA ELISABETTA;SETHI, RAJANDREA
2017
Abstract
Nel presente lavoro si illustra una sperimentazione di laboratorio eseguita per valutare la fattibilità di una riduzione chimica in situ (ISCR) per la bonifica di acque sotterranee contaminate da solventi clorurati e mercurio. La sperimentazione è stata condotta in batch, su microcosmi contenenti acqua e terreno di sito, mantenuti in condizioni anaerobiche e a temperatura di falda. Sono stati testati tre diversi reagenti, ciascuno a quattro dosaggi differenti: ferro zerovalente, solfuro ferroso (pirite) ed un prodotto commerciale a formulazione brevettata. Sulla base dei risultati ottenuti, il reagente commerciale con il dosaggio all'1%wt è stato ritenuto quello con migliore rimozione dei contaminanti obiettivo, senza mobilizzazione dei contaminanti indesiderati. La sua sperimentazione in scala pilota sarà oggetto della seconda parte dello studio.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2687703
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