Il complesso di Torino Esposizioni presenta due padiglioni principali, conosciuti anche come i saloni B e C, entrambi progettati e realizzati da Pier Luigi Nervi tra il 1947 e il 1953. In questo complesso Nervi ha avuto modo di utilizzare per la prima volta su strutture di grandi luci la sua personale tecnica costruttiva, che prevedeva l’uso congiunto ed esteso di ferrocemento ed elementi prefabbricati. Questo contributo vuole analizzare e discutere i fattori di vulnerabilità sismica presenti nei due saloni realizzati da Nervi. Infatti, entrambi i saloni, in linea con le normative dell’epoca, sono stati concepiti e realizzati senza tener conto delle possibili azioni sismiche. Sulla base di alcune modellazioni a elementi finiti dei Saloni B e C, sono state condotte diverse analisi con l’obiettivo di: i) valutare la vulnerabilità delle architetture spaziali storiche rispetto alle azioni sismiche, con particolare attenzione alla strutture di Nervi; ii) approfondire l’influenza degli elementi non strutturali sulla risposta globale dell’edificio rispetto alle azioni dinamiche; iii) contribuire a una migliore conoscenza del patrimonio architettonico di Pier Luigi Nervi.
Fattori di vulnerabilità sismica nelle architetture voltate di Torino Esposizioni / Caldera, Carlo; Ceravolo, Rosario; Chiorino, Cristiana; Lenticchia, Erica; Ostorero, CARLO LUIGI. - ELETTRONICO. - Colloqui.AT.e 2017 Demolition or reconstruction?:(2017), pp. 738-748. (Intervento presentato al convegno Colloqui.AT.e 2017 Demolition or reconstruction? tenutosi a Ancona (Italia) nel 28-29 settembre 2017).
Fattori di vulnerabilità sismica nelle architetture voltate di Torino Esposizioni
Carlo, Caldera;Rosario, Ceravolo;Cristiana, Chiorino;Erica, Lenticchia;Carlo, Ostorero
2017
Abstract
Il complesso di Torino Esposizioni presenta due padiglioni principali, conosciuti anche come i saloni B e C, entrambi progettati e realizzati da Pier Luigi Nervi tra il 1947 e il 1953. In questo complesso Nervi ha avuto modo di utilizzare per la prima volta su strutture di grandi luci la sua personale tecnica costruttiva, che prevedeva l’uso congiunto ed esteso di ferrocemento ed elementi prefabbricati. Questo contributo vuole analizzare e discutere i fattori di vulnerabilità sismica presenti nei due saloni realizzati da Nervi. Infatti, entrambi i saloni, in linea con le normative dell’epoca, sono stati concepiti e realizzati senza tener conto delle possibili azioni sismiche. Sulla base di alcune modellazioni a elementi finiti dei Saloni B e C, sono state condotte diverse analisi con l’obiettivo di: i) valutare la vulnerabilità delle architetture spaziali storiche rispetto alle azioni sismiche, con particolare attenzione alla strutture di Nervi; ii) approfondire l’influenza degli elementi non strutturali sulla risposta globale dell’edificio rispetto alle azioni dinamiche; iii) contribuire a una migliore conoscenza del patrimonio architettonico di Pier Luigi Nervi.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2685801
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