Il presente contributo si focalizza su di una metodologia volta alla conservazione integrata dell’insediamento alpino di Santa Giulitta, nel comune di Bagnasco. La proposta si avvale della pubblicizzazione in progress delle conoscenze e delle procedure di conservazione, prevedendo la diffusione in tempo reale dei dati acquisiti sui canali multimediali, onde favorire la consapevolezza del patrimonio culturale e il dibattito sulle tematiche archeologiche e del restauro. Altro nodo fondamentale sarà il coinvolgimento della popolazione, che potrebbe essere incentivato attraverso la sua inclusione nel processo conservativo. Operativamente, il tutto potrebbe essere favorito tramite l’uso di una piattaforma GIS, che includa sia l’eventuale scavo, sia gli alzati delle ancor numerose architetture, così da integrare i dati archeologici con possibili interventi di restauro e organizzare una manutenzione programmata dell’intero complesso.
La conservazione in progress di un insediamento alpino: il caso Santa Giulitta / Rudiero, Riccardo - In: Studi e ricerche per il sistema territoriale alpino / a cura di Chiara Devoti, Monica Naretto, Mauro Volpiano. - STAMPA. - Gubbio : Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, 2015. - ISBN 978-88-941080-0-2. - pp. 485-497
La conservazione in progress di un insediamento alpino: il caso Santa Giulitta
RUDIERO, RICCARDO
2015
Abstract
Il presente contributo si focalizza su di una metodologia volta alla conservazione integrata dell’insediamento alpino di Santa Giulitta, nel comune di Bagnasco. La proposta si avvale della pubblicizzazione in progress delle conoscenze e delle procedure di conservazione, prevedendo la diffusione in tempo reale dei dati acquisiti sui canali multimediali, onde favorire la consapevolezza del patrimonio culturale e il dibattito sulle tematiche archeologiche e del restauro. Altro nodo fondamentale sarà il coinvolgimento della popolazione, che potrebbe essere incentivato attraverso la sua inclusione nel processo conservativo. Operativamente, il tutto potrebbe essere favorito tramite l’uso di una piattaforma GIS, che includa sia l’eventuale scavo, sia gli alzati delle ancor numerose architetture, così da integrare i dati archeologici con possibili interventi di restauro e organizzare una manutenzione programmata dell’intero complesso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2678538