L'articolo analizza il famoso monumento del 18 secolo come esmepio di architettura utilizzata per il piacere individuale, così come per mettere in scena il potere e rafforzarne i simboli. Nel testo, si affronta innanzitutto un'analisi tipologica del giardino a partire dal medioevo (la geometria dei luoghi e l'iconografia storica), per poi occuparsi della Reggia. Quest'ultima fu pensata in quanto cerniera tra il parco e la piazza, combinando un ritorno al classicismo con le forme del tardo barocco. Il progetto si allontanò definitivamente da quello di Versailles: l'architettura del palazzo di Caserta rinviava ad un nuovo ideale razionale di bellezza, consacrato al ruolo pubblico e all'espressione del potere: la separazione chiara fra spazi privati e pubblici concretizzò allo stesso tempo i diritti alla felicità individuale e la necessità della felicità del consenso.

Bellezza classica e felicità moderna: il palazzo reale di Caserta fra artificio e natura / Maglio, Emma. - STAMPA. - (2012), pp. 405-421. (Intervento presentato al convegno Felicità pubblica e felicità privata nel Settecento tenutosi a Anacapri nel 26-28 maggio 2008).

Bellezza classica e felicità moderna: il palazzo reale di Caserta fra artificio e natura

MAGLIO, EMMA
2012

Abstract

L'articolo analizza il famoso monumento del 18 secolo come esmepio di architettura utilizzata per il piacere individuale, così come per mettere in scena il potere e rafforzarne i simboli. Nel testo, si affronta innanzitutto un'analisi tipologica del giardino a partire dal medioevo (la geometria dei luoghi e l'iconografia storica), per poi occuparsi della Reggia. Quest'ultima fu pensata in quanto cerniera tra il parco e la piazza, combinando un ritorno al classicismo con le forme del tardo barocco. Il progetto si allontanò definitivamente da quello di Versailles: l'architettura del palazzo di Caserta rinviava ad un nuovo ideale razionale di bellezza, consacrato al ruolo pubblico e all'espressione del potere: la separazione chiara fra spazi privati e pubblici concretizzò allo stesso tempo i diritti alla felicità individuale e la necessità della felicità del consenso.
2012
9788863724615
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