Come ogni altra Scienza Sacra, sarebbe meglio dire <sapienziale>, l’Architettura si esprime per simboli. I simboli rimandano all’Altrove, al Mondo di Mezzo, ove risiedono gli Archetipi. Simbolo dunque è ciò che -rimandando all'archetipo- mette in contatto con l'Unità Primordiale, giacché Simbolo è legame diretto con l'archetipo in Dio. Dal che si deduce inoltre che l'architettura, operando simbolicamente, è un agire rituale, e siccome qualunque rito si esprime in forma simbolica, essa stessa è <rappresentazione simbolica>. Al mondo di mezzo, Mundus imaginalis, dove risiedono gli Archetipi, non si accede mediante sforzo intellettivo, ragionamento; vi si accede mediante intuizione intellettuale: l'intuizione intellettuale -infatti- è ben diversa dalla ragione discorsiva (e dalla fantasia, che come dice la parola stessa ha a che fare con i fantasmi - della mente). Mediante intuizione dunque, si perviene alla visione, che è sempre visione del sacro, ierofania. E siccome per definizione sacro è "ciò che è separato", ogni visione, rimanda a quella zona extra-temporale dove risiedono gli Dèi e le Idee, da sempre concepita come <luogo della spiritualità che dà forma al mondo visibile>. L'intervento che qui si propone, per la sessione 2016 dell'Osservatorio, intende fare il punto su cosa si intenda oggi per <progettazione in modalità simbolica>; se essa sia ancora praticabile, ed a quali condizioni. Saranno presentati degli esempi a dimostrazione dell'assunto.
http://hdl.handle.net/11583/2650881
Titolo: | Lo spazio simbolico (inteso quale) mondo di mezzo |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | Being printed |
Abstract: | Come ogni altra Scienza Sacra, sarebbe meglio dire <sapienziale>, l’Architettura si esprime per simboli. I simboli rimandano all’Altrove, al Mondo di Mezzo, ove risiedono gli Archetipi. Simbolo dunque è ciò che -rimandando all'archetipo- mette in contatto con l'Unità Primordiale, giacché Simbolo è legame diretto con l'archetipo in Dio. Dal che si deduce inoltre che l'architettura, operando simbolicamente, è un agire rituale, e siccome qualunque rito si esprime in forma simbolica, essa stessa è <rappresentazione simbolica>. Al mondo di mezzo, Mundus imaginalis, dove risiedono gli Archetipi, non si accede mediante sforzo intellettivo, ragionamento; vi si accede mediante intuizione intellettuale: l'intuizione intellettuale -infatti- è ben diversa dalla ragione discorsiva (e dalla fantasia, che come dice la parola stessa ha a che fare con i fantasmi - della mente). Mediante intuizione dunque, si perviene alla visione, che è sempre visione del sacro, ierofania. E siccome per definizione sacro è "ciò che è separato", ogni visione, rimanda a quella zona extra-temporale dove risiedono gli Dèi e le Idee, da sempre concepita come <luogo della spiritualità che dà forma al mondo visibile>. L'intervento che qui si propone, per la sessione 2016 dell'Osservatorio, intende fare il punto su cosa si intenda oggi per <progettazione in modalità simbolica>; se essa sia ancora praticabile, ed a quali condizioni. Saranno presentati degli esempi a dimostrazione dell'assunto. |
Appare nelle tipologie: | 4.1 Contributo in Atti di convegno |
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LO SPAZIO SIMBOLICO INTESO QUALE MONDO DI MEZZO-DE LUCIA.pdf | 2. Post-print | Non Pubblico - Accesso privato/ristretto | Administrator Richiedi una copia |