La Facoltà di Roma “Ludovico Quaroni” ha una lunga tradizione nella concezione del progetto di architettura come “progetto integrato” capace di cogliere le diverse componenti trasversali del nostro sapere scientifico. Questa tradizione appare peraltro radicata - e potremmo dire generata - nella costruzione in situ e in visu, per riprendere la doppia artialization di A. Roger, della stessa città capitale: nel suo essere in situ un sublime palinsesto di storia e natura, nel suo essere in visu rappresentazione emblematica di questa fertile eterogeneità, espressione della continua contaminazione di paesaggi differenti. È dunque all’interno di una tale tradizione che va inquadrato il tema del paesaggio e del suo progetto, sottolineando come l’organizzazione visibile di un territorio, nelle interazioni fra uomo e ambiente, non possa prescindere da una visione sistemica capace di comprendere e integrare natura e archeologia, architettura e infrastruttura, ecologia e pianificazione, fenomenologie urbane e politiche sociali, attraverso modalità flessibili e relazionali, policentriche e multifocali in grado di interpretare la connaturata complessità del concetto stesso di paesaggio.

Dibattito "La didattica del paesaggio"; Le scuole e il Paesaggio - Università degli studi di Roma "La Sapienza" - Paola Gregory - Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" / Gregory, P.. - (2007), pp. 180-182; 285-291. (Intervento presentato al convegno Oltre il Giardino. Dessiner sur l'herbe 2006 (organizztoda R. Bocchi, M. P. Cunico, E. Fontanari) tenutosi a Venezia (Italia) nel 02-03 Novembre 2006).

Dibattito "La didattica del paesaggio"; Le scuole e il Paesaggio - Università degli studi di Roma "La Sapienza" - Paola Gregory - Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni".

Gregory, P.
2007

Abstract

La Facoltà di Roma “Ludovico Quaroni” ha una lunga tradizione nella concezione del progetto di architettura come “progetto integrato” capace di cogliere le diverse componenti trasversali del nostro sapere scientifico. Questa tradizione appare peraltro radicata - e potremmo dire generata - nella costruzione in situ e in visu, per riprendere la doppia artialization di A. Roger, della stessa città capitale: nel suo essere in situ un sublime palinsesto di storia e natura, nel suo essere in visu rappresentazione emblematica di questa fertile eterogeneità, espressione della continua contaminazione di paesaggi differenti. È dunque all’interno di una tale tradizione che va inquadrato il tema del paesaggio e del suo progetto, sottolineando come l’organizzazione visibile di un territorio, nelle interazioni fra uomo e ambiente, non possa prescindere da una visione sistemica capace di comprendere e integrare natura e archeologia, architettura e infrastruttura, ecologia e pianificazione, fenomenologie urbane e politiche sociali, attraverso modalità flessibili e relazionali, policentriche e multifocali in grado di interpretare la connaturata complessità del concetto stesso di paesaggio.
2007
9788871155005
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