The paper illustrates the design process and the original operational decisions related to the construction of two railway metal bridges of the mid-nineteenth century: the Conway and Britannia Tubular Bridges, realized in Wales under the guidance of Robert Stephenson. The two bridges presented similar problems, were designed at the same time, and for their construction were adopted analogous solutions; the Conway was constructed as first experiment, the Britannia is the exceptional work. As regards the Britannia tall piers support four double tubular girders of rectangular section, the two double central (142 m of span) were made along the bank of the river and were moved on floating pontoons and then raised by hydraulic lift system. At the beginning were studied various solutions, arches and girder suspended with chains. By adopting naval construction techniques and using plates and rods of wrought iron was realized a very rigid tube, so that the catenary suspension was not necessary. Experimental models were used to control the sizing. These considerations are advanced beyond the positive and negative aspects that emerged in the years of use. SOMMARIO Il contributo illustra l’iter progettuale e le originali scelte operative di cantiere relativi a due ponti metallici ferroviari della metà dell’Ottocento: il Conway e il Britannia Tubolar Bridges, realizzati sotto la guida di Robert Stephenson nel Galles. I due ponti presentavano problemi analoghi, furono progettati contemporaneamente, e per essi furono adottate soluzioni analoghe; il Conwey fu realizzato come prima sperimentazione, il Britannia rappresenta l’opera eccezionale. In quest’ultimo alte pile sorreggono quattro doppie travate tubolari a sezione rettangolare, le due doppie campate centrali, di 142 m di luce, furono realizzate a piè d’opera, spostate su pontoni galleggianti e poi sollevate in opera mediante un sistema mosso da macchina a vapore. Iniziamente furono studiate diverse soluzioni, ad archi e a travata sospesa con catene. Adottando tecniche costruttive navali, impiegando lastre e profilati in ferro (acciaio extradolce) chiodati fu realizzata una travatura tubolare molto rigida, tale da rendere superflue le sospensioni a catenaria,. Per la definizione dei dimensionamenti i progettisti si sono avvalsi di sperimentazioni su modelli. Queste considerazioni sono avanzate al di là degli aspetti positivi e negativi emersi negli anni di utilizzazione.
Aspetti progettuali e indirizzi operativi e di cantiere in due ponti metallici ottocenteschi: il Britannia e il Conway Tubular bridges / Caldera, Carlo; Nelva, Riccardo. - STAMPA. - 2°:(2013), pp. 1347-1354. (Intervento presentato al convegno XXIV Congesso CTA - Le Giornate Italiane della Costruzione in Acciaio - The Italian Steel Days tenutosi a Torino nel 30 settembre 2013 - 2 ottobre 2013).
Aspetti progettuali e indirizzi operativi e di cantiere in due ponti metallici ottocenteschi: il Britannia e il Conway Tubular bridges
CALDERA, Carlo;NELVA, Riccardo
2013
Abstract
The paper illustrates the design process and the original operational decisions related to the construction of two railway metal bridges of the mid-nineteenth century: the Conway and Britannia Tubular Bridges, realized in Wales under the guidance of Robert Stephenson. The two bridges presented similar problems, were designed at the same time, and for their construction were adopted analogous solutions; the Conway was constructed as first experiment, the Britannia is the exceptional work. As regards the Britannia tall piers support four double tubular girders of rectangular section, the two double central (142 m of span) were made along the bank of the river and were moved on floating pontoons and then raised by hydraulic lift system. At the beginning were studied various solutions, arches and girder suspended with chains. By adopting naval construction techniques and using plates and rods of wrought iron was realized a very rigid tube, so that the catenary suspension was not necessary. Experimental models were used to control the sizing. These considerations are advanced beyond the positive and negative aspects that emerged in the years of use. SOMMARIO Il contributo illustra l’iter progettuale e le originali scelte operative di cantiere relativi a due ponti metallici ferroviari della metà dell’Ottocento: il Conway e il Britannia Tubolar Bridges, realizzati sotto la guida di Robert Stephenson nel Galles. I due ponti presentavano problemi analoghi, furono progettati contemporaneamente, e per essi furono adottate soluzioni analoghe; il Conwey fu realizzato come prima sperimentazione, il Britannia rappresenta l’opera eccezionale. In quest’ultimo alte pile sorreggono quattro doppie travate tubolari a sezione rettangolare, le due doppie campate centrali, di 142 m di luce, furono realizzate a piè d’opera, spostate su pontoni galleggianti e poi sollevate in opera mediante un sistema mosso da macchina a vapore. Iniziamente furono studiate diverse soluzioni, ad archi e a travata sospesa con catene. Adottando tecniche costruttive navali, impiegando lastre e profilati in ferro (acciaio extradolce) chiodati fu realizzata una travatura tubolare molto rigida, tale da rendere superflue le sospensioni a catenaria,. Per la definizione dei dimensionamenti i progettisti si sono avvalsi di sperimentazioni su modelli. Queste considerazioni sono avanzate al di là degli aspetti positivi e negativi emersi negli anni di utilizzazione.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2517502
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