Negli ultimi anni l’introduzione di acceleratori di particelle ad elevata energia, come il Large Hadron Collider (LHC), ha richiesto lo sviluppo di complessi metodi di studio del comportamento termo-meccanico dei materiali in caso di impatto diretto con fasci di particelle. Per ricavare i modelli costituitivi utilizzabili nelle simulazioni numeriche di tali fenomeni, un esperimento, unico nel suo genere, è stato realizzato al CERN nella facility HiRadMat (High Radiation to Materials). L’esperimento ha previsto l’impatto diretto di fasci di protoni a 440 GeV su sei diversi materiali, attualmente in uso o in fase di studio per l’impiego strutturale in componenti di LHC. I sistemi di misura impiegati sono stati estensimetri, termocoppie, vibrometro laser doppler e telecamera ad alta velocità. I risultati ottenuti hanno confermato l’affidabilità dei modelli utilizzati per i materiali convenzionali e costituiscono il punto di partenza per definire i modelli di comportamento dei compositi in fase di sviluppo.

UN SET-UP SPERIMENTALE PER LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DI MATERIALI IMPATTATI DA FASCI DI PARTICELLE AD ELEVATA ENERGIA / Carra, Federico; Scapin, Martina; A., Bertarelli; Peroni, Lorenzo. - ELETTRONICO. - (2013). (Intervento presentato al convegno 42° CONVEGNO NAZIONALE AIAS – ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’ANALISI DELLE SOLLECITAZIONI tenutosi a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO nel 11-14 SETTEMBRE 2013).

UN SET-UP SPERIMENTALE PER LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DI MATERIALI IMPATTATI DA FASCI DI PARTICELLE AD ELEVATA ENERGIA

CARRA, FEDERICO;SCAPIN, MARTINA;PERONI, LORENZO
2013

Abstract

Negli ultimi anni l’introduzione di acceleratori di particelle ad elevata energia, come il Large Hadron Collider (LHC), ha richiesto lo sviluppo di complessi metodi di studio del comportamento termo-meccanico dei materiali in caso di impatto diretto con fasci di particelle. Per ricavare i modelli costituitivi utilizzabili nelle simulazioni numeriche di tali fenomeni, un esperimento, unico nel suo genere, è stato realizzato al CERN nella facility HiRadMat (High Radiation to Materials). L’esperimento ha previsto l’impatto diretto di fasci di protoni a 440 GeV su sei diversi materiali, attualmente in uso o in fase di studio per l’impiego strutturale in componenti di LHC. I sistemi di misura impiegati sono stati estensimetri, termocoppie, vibrometro laser doppler e telecamera ad alta velocità. I risultati ottenuti hanno confermato l’affidabilità dei modelli utilizzati per i materiali convenzionali e costituiscono il punto di partenza per definire i modelli di comportamento dei compositi in fase di sviluppo.
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