Negli ultimi anni la pratica professionale in ambito architettonico-edilizio richiede competenze sempre più specifiche e, spesso, tempistiche estremamente ridotte, in una continua ricerca di strategie procedurali fondate su piattaforme integrate e condivise, adatte a gestire la relazione rilievo-progetto. Un caso studio sul tema proposto si riferisce al recupero edilizio di un edificio del Politecnico di Torino, oggetto di rifunzionalizzazione da ex Centrale termica a sede di nuove aule per la didattica. La relativa semplicità della sua configurazione spaziale ha rappresentato occasione ideale per la sperimentazione di nuove sinergie tra l’attività di progettazione operata in ambiente BIM (Building Information Modeling) e la necessaria preventiva fase di rilevamento dello stato di fatto. Dati provenienti da fonti eterogenee sono stati assunti dal sistema di elaborazione come base conoscitiva condivisa e sono state trattate per desumerne ulteriori informazioni tecniche: il rilievo dei punti di inquadramento, della poligonale di appoggio, dei punti di dettaglio e le scansioni laser georeferenziate sono state utilizzate per la definizione delle superfici interne ed esterne del manufatto; tali dati sono stati confrontati con i disegni d’archivio del progetto originale. Si è poi proceduto con l’attività progettuale, operando in continuità nel medesimo ambiente parametrico; ciò ha comportato un’efficace gestione dei dati desunti dal rilievo strumentale e ha permesso, peraltro, di investigare le molteplici potenzialità del BIM, gestendo la variabile temporale e l’insieme delle informazioni, di tipo grafico, tabellare, prestazionale ed estimativo. Per il loro carattere interdisciplinare i risultati conseguiti sono interessanti per quanto attiene agli ambiti della ricerca e sottolineano il valore metodologico contenuto in modalità di lavoro di tipo collaborativo: un’esperienza che, favorita dalla generosa cooperazione tra il Dipartimenti DISEG - Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica e il Dipartimento DIATI - Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture e il Servizio Edilizia del Politecnico di Torino, pensiamo meriti di essere approfondita e diffusa.
Metodologie integrate tra rilievo e progetto: l’utilizzo delle scansioni LiDAR in ambiente BIM / Cina, Alberto; Lingua, Andrea Maria; Piras, Marco; Dabove, Paolo; Maschio, Paolo Felice; H., Bendea; Novello, Giuseppa; LO TURCO, Massimiliano; Cangialosi, Gregorio. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 469-476. (Intervento presentato al convegno 16° conferenza nazionale ASITA tenutosi a Vicenza nel 6-9 novembre 2012).
Metodologie integrate tra rilievo e progetto: l’utilizzo delle scansioni LiDAR in ambiente BIM
CINA, Alberto;LINGUA, Andrea Maria;PIRAS, MARCO;DABOVE, PAOLO;MASCHIO, Paolo Felice;NOVELLO, Giuseppa;LO TURCO, MASSIMILIANO;CANGIALOSI, GREGORIO
2012
Abstract
Negli ultimi anni la pratica professionale in ambito architettonico-edilizio richiede competenze sempre più specifiche e, spesso, tempistiche estremamente ridotte, in una continua ricerca di strategie procedurali fondate su piattaforme integrate e condivise, adatte a gestire la relazione rilievo-progetto. Un caso studio sul tema proposto si riferisce al recupero edilizio di un edificio del Politecnico di Torino, oggetto di rifunzionalizzazione da ex Centrale termica a sede di nuove aule per la didattica. La relativa semplicità della sua configurazione spaziale ha rappresentato occasione ideale per la sperimentazione di nuove sinergie tra l’attività di progettazione operata in ambiente BIM (Building Information Modeling) e la necessaria preventiva fase di rilevamento dello stato di fatto. Dati provenienti da fonti eterogenee sono stati assunti dal sistema di elaborazione come base conoscitiva condivisa e sono state trattate per desumerne ulteriori informazioni tecniche: il rilievo dei punti di inquadramento, della poligonale di appoggio, dei punti di dettaglio e le scansioni laser georeferenziate sono state utilizzate per la definizione delle superfici interne ed esterne del manufatto; tali dati sono stati confrontati con i disegni d’archivio del progetto originale. Si è poi proceduto con l’attività progettuale, operando in continuità nel medesimo ambiente parametrico; ciò ha comportato un’efficace gestione dei dati desunti dal rilievo strumentale e ha permesso, peraltro, di investigare le molteplici potenzialità del BIM, gestendo la variabile temporale e l’insieme delle informazioni, di tipo grafico, tabellare, prestazionale ed estimativo. Per il loro carattere interdisciplinare i risultati conseguiti sono interessanti per quanto attiene agli ambiti della ricerca e sottolineano il valore metodologico contenuto in modalità di lavoro di tipo collaborativo: un’esperienza che, favorita dalla generosa cooperazione tra il Dipartimenti DISEG - Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica e il Dipartimento DIATI - Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture e il Servizio Edilizia del Politecnico di Torino, pensiamo meriti di essere approfondita e diffusa.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2503771
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