Le volte planteriane, dal nome dall’architetto Plantery attivo a Torino dai primi del ‘700, sono composte da una volta principale in cui si innestano voltine secondarie, assiali e angolari rispetto alla pianta, che consentono di coprire ambienti unitari ottenendo effetti di leggerezza e ariosità anche con frecce ridotte. La loro diffusione, fino agli anni ‘80 del secolo, in spazi di rappresentanza come gli atri dei palazzi, e la ricchezza delle variazioni sul tema legittimano una ricerca, che si avvale del rilevamento e della modellazione digitale, sulle relazioni fra i modelli geometrici e l’architettura realizzata, mediate dall’uso dei materiali, dalle tecniche costruttive e dagli stilemi decorativi. Plantery’s vaults, by the name of the architect working in Turin since first years of ‘700, are composed by a main vault intersected by some axial and angular secondary vaults. Plantery’s vaults allow to roof over unitary spaces obtaining effects of lightness also by small rises. Their diffusion, up to the ‘80s of the century, in boardrooms as palaces halls, and the richness of variations on the theme, justifies a research, that makes use of survey and digital modeling. This research is focused on the relationships between geometric models and built architecture, connected by use of materials, construction techniques and decorative styles.
Architettura - ri-Costruzione - Geometria: un percorso conoscitivo applicato allo studio delle volte “planteriane” in Torino / Spallone, Roberta; Vitali, Marco. - In: DISEGNARE CON.... - ISSN 1828-5961. - ELETTRONICO. - 9:(2012), pp. 187-196.
Architettura - ri-Costruzione - Geometria: un percorso conoscitivo applicato allo studio delle volte “planteriane” in Torino
SPALLONE, Roberta;VITALI, MARCO
2012
Abstract
Le volte planteriane, dal nome dall’architetto Plantery attivo a Torino dai primi del ‘700, sono composte da una volta principale in cui si innestano voltine secondarie, assiali e angolari rispetto alla pianta, che consentono di coprire ambienti unitari ottenendo effetti di leggerezza e ariosità anche con frecce ridotte. La loro diffusione, fino agli anni ‘80 del secolo, in spazi di rappresentanza come gli atri dei palazzi, e la ricchezza delle variazioni sul tema legittimano una ricerca, che si avvale del rilevamento e della modellazione digitale, sulle relazioni fra i modelli geometrici e l’architettura realizzata, mediate dall’uso dei materiali, dalle tecniche costruttive e dagli stilemi decorativi. Plantery’s vaults, by the name of the architect working in Turin since first years of ‘700, are composed by a main vault intersected by some axial and angular secondary vaults. Plantery’s vaults allow to roof over unitary spaces obtaining effects of lightness also by small rises. Their diffusion, up to the ‘80s of the century, in boardrooms as palaces halls, and the richness of variations on the theme, justifies a research, that makes use of survey and digital modeling. This research is focused on the relationships between geometric models and built architecture, connected by use of materials, construction techniques and decorative styles.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2503103
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