A livello territoriale, il riuso post-industriale offre prospettive di riqualificazione ambientale e di contenimento del consumo di suolo; a livello architettonico, è essenziale riconoscere le risorse locali al fine di sviluppare soluzioni tecniche e progettuali e per valorizzare i beni culturali. Nei casi di studio – inerenti il patrimonio costruito tra la seconda metà del '800 e '900 – l’innovazione per la sostenibilità è spesso evidenziata in relazione all'acquisizione di testimonianze storiche e sociali ed alla crescita di una “estetica industriale della memoria”, che stimola all’adozione di modelli abitativi non tradizionali, in linea con il volume aperto. Esperienze italiane ed internazionali sottolineano la necessità dell'innovazione nel processo decisionale esecutivo al fine: di estendere il progetto di conoscenza a principi multicriteriali ed a modelli di valutazione; di limitare rischi di fallimento in termini di qualità culturale, sociale, economico e ambientale; di indirizzarsi ad un approccio sostenibile nella gestione post-intervento e nella manutenzione; di prevedere nuovi modi di concertazione in progress, tra pubblico e privato; di promuovere la qualità di progetto e di esecuzione; di integrare il turismo industriale in piani di sviluppo culturale del territorio. At a territorial level, post-industrial reuse gives perspectives of environmental redevelopment and containment of land consumption; at an architectural level it is essential to recognize local resources in order to develop technical and design solutions and to enhance cultural goods. In case studies – heritage built between the second half of the ‘800 and ‘900 – innovation for sustainability is often highlighted in relation to the acquisition of historical and social evidence and the growth of the “industrial aesthetic of memory”, which leads to non-traditional housing models, consistent with the open volume of the factories. Italian and international experiences point out the need for innovation in the decisional-executive process in order: to extend the knowledge project to multiple choice criteria and evaluation models; to limit failure risks in terms of cultural, social, economical and environmental quality; to move towards a sustainable approach to post-intervention management and maintenance; to envision new ways of progressive concertation between public and private, to encourage quality design and execution; to integrate the industrial tourism in territorial cultural development plans.

Criticità e innovazione di processo / Maspoli, Rossella. - In: PATRIMONIO INDUSTRIALE. - ISSN 2037-2353. - STAMPA. - anno V – n. 07(2011), pp. 48-51.

Criticità e innovazione di processo

MASPOLI, Rossella
2011

Abstract

A livello territoriale, il riuso post-industriale offre prospettive di riqualificazione ambientale e di contenimento del consumo di suolo; a livello architettonico, è essenziale riconoscere le risorse locali al fine di sviluppare soluzioni tecniche e progettuali e per valorizzare i beni culturali. Nei casi di studio – inerenti il patrimonio costruito tra la seconda metà del '800 e '900 – l’innovazione per la sostenibilità è spesso evidenziata in relazione all'acquisizione di testimonianze storiche e sociali ed alla crescita di una “estetica industriale della memoria”, che stimola all’adozione di modelli abitativi non tradizionali, in linea con il volume aperto. Esperienze italiane ed internazionali sottolineano la necessità dell'innovazione nel processo decisionale esecutivo al fine: di estendere il progetto di conoscenza a principi multicriteriali ed a modelli di valutazione; di limitare rischi di fallimento in termini di qualità culturale, sociale, economico e ambientale; di indirizzarsi ad un approccio sostenibile nella gestione post-intervento e nella manutenzione; di prevedere nuovi modi di concertazione in progress, tra pubblico e privato; di promuovere la qualità di progetto e di esecuzione; di integrare il turismo industriale in piani di sviluppo culturale del territorio. At a territorial level, post-industrial reuse gives perspectives of environmental redevelopment and containment of land consumption; at an architectural level it is essential to recognize local resources in order to develop technical and design solutions and to enhance cultural goods. In case studies – heritage built between the second half of the ‘800 and ‘900 – innovation for sustainability is often highlighted in relation to the acquisition of historical and social evidence and the growth of the “industrial aesthetic of memory”, which leads to non-traditional housing models, consistent with the open volume of the factories. Italian and international experiences point out the need for innovation in the decisional-executive process in order: to extend the knowledge project to multiple choice criteria and evaluation models; to limit failure risks in terms of cultural, social, economical and environmental quality; to move towards a sustainable approach to post-intervention management and maintenance; to envision new ways of progressive concertation between public and private, to encourage quality design and execution; to integrate the industrial tourism in territorial cultural development plans.
2011
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