La documentazione metrica dei beni archeologici ha oggi raggiunto un elevato grado di definizione. Per i metodi di acquisizione, di elaborazione, i sistemi di aggiornamento e archiviazione organizzata dei dati (GIS), la rappresentazione e comunicazione dei risultati sono disponibili prassi consolidate quando non linee guida che supportano le fasi di progettazione degli interventi di rilevamento e fornitura dei risultati. Nel percorso che condurrà all’adozione di standard condivisi, ci si confronta inoltre con l’evoluzione di metodi e strumenti del rilevamento, di quelli di gestione e condivisione dei risultati, che impone un continuo confronto tra i contenuti delle informazioni richieste e fornite. Per i beni archeologici è estremamente rilevante la necessità di esplicitare la relazione spaziale reciproca di ogni dato con il riferimento all’ambiente e a tutte le altre manifestazioni naturali ed antropiche del territorio. Il presente contributo intende chiarire come la collaborazione sviluppata per la documentazione dello scavo di via Gemina, abbia operato nell’indirizzare la documentazione metrica alla georeferen-ziazione, all’armonizzazione dei sistemi di riferimento degli archivi di dati e disegni di epoche diverse, al carattere multi-scala della raccolta e gestione dati, ed ha operato infine nella direzione di impiego di sistemi di rappresentazione standardizzati. Il complesso delle attività di rilevamento è stato orientato all’utilizzo di metodi di documentazione a basso costo, per rendere maggiormente sostenibile l’intero processo di conservazione e valorizzazione. Il versante dei dati a scala territoriale ha impiegato dati satellitari inquadrandoli in rigidi sistemi di reti topografiche riferite con modalità rigorose alla cartografia tecnica di riferimento. Nell’ambito del rilievo metrico di elevato dettaglio delle strutture domestiche, i moderni metodi della Fotogrammetria digitale hanno consentito la costruzione di banche dati 3D, dalle quali derivare sia elaborati bidimensionali sia modelli continui di superficie, che consentono rapide ed efficaci visioni d’insieme delle emergenze archeologiche.
Contributi della Geomatica ai temi delle ricerche archeologiche di Aquileia / Spano', Antonia Teresa; Chiabrando, Filiberto; Rinaudo, Fulvio. - STAMPA. - Antenor Quaderni 24:(2012), pp. 141-156. (Intervento presentato al convegno L'architettura privata ad Aquileia in età romana tenutosi a Padova nel 21-22 Febbraio 2011).
Contributi della Geomatica ai temi delle ricerche archeologiche di Aquileia
SPANO', Antonia Teresa;CHIABRANDO, FILIBERTO;RINAUDO, Fulvio
2012
Abstract
La documentazione metrica dei beni archeologici ha oggi raggiunto un elevato grado di definizione. Per i metodi di acquisizione, di elaborazione, i sistemi di aggiornamento e archiviazione organizzata dei dati (GIS), la rappresentazione e comunicazione dei risultati sono disponibili prassi consolidate quando non linee guida che supportano le fasi di progettazione degli interventi di rilevamento e fornitura dei risultati. Nel percorso che condurrà all’adozione di standard condivisi, ci si confronta inoltre con l’evoluzione di metodi e strumenti del rilevamento, di quelli di gestione e condivisione dei risultati, che impone un continuo confronto tra i contenuti delle informazioni richieste e fornite. Per i beni archeologici è estremamente rilevante la necessità di esplicitare la relazione spaziale reciproca di ogni dato con il riferimento all’ambiente e a tutte le altre manifestazioni naturali ed antropiche del territorio. Il presente contributo intende chiarire come la collaborazione sviluppata per la documentazione dello scavo di via Gemina, abbia operato nell’indirizzare la documentazione metrica alla georeferen-ziazione, all’armonizzazione dei sistemi di riferimento degli archivi di dati e disegni di epoche diverse, al carattere multi-scala della raccolta e gestione dati, ed ha operato infine nella direzione di impiego di sistemi di rappresentazione standardizzati. Il complesso delle attività di rilevamento è stato orientato all’utilizzo di metodi di documentazione a basso costo, per rendere maggiormente sostenibile l’intero processo di conservazione e valorizzazione. Il versante dei dati a scala territoriale ha impiegato dati satellitari inquadrandoli in rigidi sistemi di reti topografiche riferite con modalità rigorose alla cartografia tecnica di riferimento. Nell’ambito del rilievo metrico di elevato dettaglio delle strutture domestiche, i moderni metodi della Fotogrammetria digitale hanno consentito la costruzione di banche dati 3D, dalle quali derivare sia elaborati bidimensionali sia modelli continui di superficie, che consentono rapide ed efficaci visioni d’insieme delle emergenze archeologiche.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11583/2424003
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo