La nota propone l’applicazione del metodo geostatistico per la ricostruzione temporale della funzione di rilascio di sostanze contaminanti all’interno di reti di distribuzione di acqua potabile. Il problema viene risolto a partire dalla misura di valori discreti di concentrazione di sostanza inquinante rilevati da un sistema di sensori posizionati in uno o più nodi della rete e supponendo nota la posizione del punto di immissione. Lo studio, applicato ad un caso test noto in letteratura, presenta e mette a confronto i diversi risultati ottenuti ipotizzando sia un regime di tipo stazionario, sia un regime di moto vario. Viene inoltre valutata l’influenza del numero di stazioni di monitoraggio in cui misurare le concentrazioni di inquinanti, al fine di ridurre al minimo il numero dei sensori necessari ed il relativo costo di installazione e gestione, pur mantenendo una buona ricostruzione della funzione di rilascio.
Approccio geostatistico per la caratterizzazione di sorgenti contaminanti in reti acquedottistiche / Occelli, D.; Boano, Fulvio; Butera, Ilaria; Revelli, Roberto; Ridolfi, Luca. - ELETTRONICO. - (2010). (Intervento presentato al convegno XXXII Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche tenutosi a Palermo nel 14-17 settembre 2010).
Approccio geostatistico per la caratterizzazione di sorgenti contaminanti in reti acquedottistiche
BOANO, Fulvio;BUTERA, ILARIA;REVELLI, Roberto;RIDOLFI, LUCA
2010
Abstract
La nota propone l’applicazione del metodo geostatistico per la ricostruzione temporale della funzione di rilascio di sostanze contaminanti all’interno di reti di distribuzione di acqua potabile. Il problema viene risolto a partire dalla misura di valori discreti di concentrazione di sostanza inquinante rilevati da un sistema di sensori posizionati in uno o più nodi della rete e supponendo nota la posizione del punto di immissione. Lo studio, applicato ad un caso test noto in letteratura, presenta e mette a confronto i diversi risultati ottenuti ipotizzando sia un regime di tipo stazionario, sia un regime di moto vario. Viene inoltre valutata l’influenza del numero di stazioni di monitoraggio in cui misurare le concentrazioni di inquinanti, al fine di ridurre al minimo il numero dei sensori necessari ed il relativo costo di installazione e gestione, pur mantenendo una buona ricostruzione della funzione di rilascio.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2371965
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