La capacità del disegno di presentarsi come media adatto per esplorare ipotesi alternative nello studio della città e dell’architettura è oggi, maggiormente riconoscibile, perfino per i non addetti ai lavori, in virtù di un’accentuazione degli strumenti di analisi e di alcune peculiari caratteristiche di rappresentazione. La cultura delle “diverse possibilità” è una capacità "storica" di alcune rappresentazioni, entrata a far parte di usi consolidati che si prestano ad illustrare ipotesi alternative sia per congetture ricostruttive, che riguardano la memoria di luoghi e cose, sia per scelte progettuali che prefigurano il futuro di luoghi e cose. Il contributo focalizza alcuni temi, contestualizzando criticamente una breve serie di esperienze concrete: rappresentazioni (di architetture, città, territori) che si rivolgono alla conoscenza del passato (disegni e rilievi per ipotesi filologiche) o che delineano scenari per il futuro (disegni di concorso per ipotesi di piani e progetti). Considerazioni che ripropongono ruoli e aggiornano alcuni attributi della rappresentazione e del linguaggio grafico.
Il disegno delle ipotesi: descrivere il passato, prefigurare il futuro / Novello, Giuseppa. - STAMPA. - unico, allegato CD:(2010), pp. 271-283. (Intervento presentato al convegno Le vie dei Mercanti- Rappresentare la conoscenza tenutosi a Pompei-Capri nel 3-4-5 Giugno 2009).
Il disegno delle ipotesi: descrivere il passato, prefigurare il futuro.
NOVELLO, Giuseppa
2010
Abstract
La capacità del disegno di presentarsi come media adatto per esplorare ipotesi alternative nello studio della città e dell’architettura è oggi, maggiormente riconoscibile, perfino per i non addetti ai lavori, in virtù di un’accentuazione degli strumenti di analisi e di alcune peculiari caratteristiche di rappresentazione. La cultura delle “diverse possibilità” è una capacità "storica" di alcune rappresentazioni, entrata a far parte di usi consolidati che si prestano ad illustrare ipotesi alternative sia per congetture ricostruttive, che riguardano la memoria di luoghi e cose, sia per scelte progettuali che prefigurano il futuro di luoghi e cose. Il contributo focalizza alcuni temi, contestualizzando criticamente una breve serie di esperienze concrete: rappresentazioni (di architetture, città, territori) che si rivolgono alla conoscenza del passato (disegni e rilievi per ipotesi filologiche) o che delineano scenari per il futuro (disegni di concorso per ipotesi di piani e progetti). Considerazioni che ripropongono ruoli e aggiornano alcuni attributi della rappresentazione e del linguaggio grafico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2370510
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