The Assietta Road in Piedmont embodies the dialogue between stability and transience. Once a military route linking 18th-century Savoy fortifications, it evolved into a symbol of a landscape where enduring alpine communities meet ceaseless flow of movement. Tracing the mountain ridge, the road unfolds as a “nomadic map” where villages, pastures, and fortresses interweave. Walking this path is a creative act that turns the landscape into narrative, each step inscribing a story, as R. Smithson suggests. Here, drawing becomes a language –a fabric where memory, experience, and technology restore a sense of place. The modern technological nomad is not merely an explorer but an interpreter who documents and reconstructs the journey with digital tools –from photos and videos to drone surveys, laser scanners, and GIS systems. Digitalized representation turns into an interactive archive where data, images, and sounds merge into experience. The landscape transforms into a narrative in motion, seen through the wandering eyes of its travelers. Urban meets nomadic: wandering reactivates territory, revealing traces of past human presence and reconnecting the present with memory embedded in space. La Strada dell’Assietta, nelle Alpi Cozie, rappresenta un perfetto esempio di dialogo tra stabilità e transitorietà. Nata come via militare per collegare le fortificazioni sabaude nel XVIII secolo, la sua funzione si è evoluta, divenendo simbolo di un territorio dove la stabilità delle comunità alpine si intreccia con il dinamismo del transito. Seguendo il crinale montano, la strada diventa una “mappa nomade”, uno spazio fluido dove villaggi, alpeggi e fortificazioni si fondono. Camminare su questa via è un atto creativo che, come suggerisce Robert Smithson, trasforma il paesaggio in narrazione attraverso ogni passo. In questo contesto il disegno diviene linguaggio di narrazione, un tessuto vivo in cui memoria, esperienza e innovazione tecnologica si intrecciano per restituire senso ai luoghi. Il nomade tecnologico non è un semplice esploratore, ma un interprete del territorio, un narratore che attraverso strumenti digitali—dalle fotografie e video condivisi sui social ai rilievi con droni, laser scanner e sistemi GIS—documenta e ricostruisce il proprio viaggio. La tecnologia diviene quindi un’estensione del pensiero, una scelta che riflette intenzioni, visioni e modi di abitare il paesaggio. Se digitalizzata, la rappresentazione diviene un archivio interattivo, un sistema dinamico in cui dati, immagini e suoni si fondono per trasformarsi in esperienza. Il paesaggio non è più un’entità statica, ma un racconto in divenire, visto con gli occhi erranti di chi lo percorre. L’urbano incontra il nomade: l’errare si fa atto di riattivazione del territorio, riportando alla luce le tracce del passaggio umano e riconnettendo il presente con le memorie sedimentate nello spazio.
Memories in Motion: The Assietta Road | Memorie in Movimento: la Strada dell’Assietta / Osello, Anna; Aschieri, Davide Lorenzo Dino; Zucco, Michele; Fiorino, Laura. - In: PAESAGGIO URBANO. - ISSN 2974-5969. - ELETTRONICO. - paesaggio urbano URBAN DESIGN:(2025), pp. 124-131.
Memories in Motion: The Assietta Road | Memorie in Movimento: la Strada dell’Assietta
Anna Osello;Davide Lorenzo Dino Aschieri;Michele Zucco;Laura Fiorino
2025
Abstract
The Assietta Road in Piedmont embodies the dialogue between stability and transience. Once a military route linking 18th-century Savoy fortifications, it evolved into a symbol of a landscape where enduring alpine communities meet ceaseless flow of movement. Tracing the mountain ridge, the road unfolds as a “nomadic map” where villages, pastures, and fortresses interweave. Walking this path is a creative act that turns the landscape into narrative, each step inscribing a story, as R. Smithson suggests. Here, drawing becomes a language –a fabric where memory, experience, and technology restore a sense of place. The modern technological nomad is not merely an explorer but an interpreter who documents and reconstructs the journey with digital tools –from photos and videos to drone surveys, laser scanners, and GIS systems. Digitalized representation turns into an interactive archive where data, images, and sounds merge into experience. The landscape transforms into a narrative in motion, seen through the wandering eyes of its travelers. Urban meets nomadic: wandering reactivates territory, revealing traces of past human presence and reconnecting the present with memory embedded in space. La Strada dell’Assietta, nelle Alpi Cozie, rappresenta un perfetto esempio di dialogo tra stabilità e transitorietà. Nata come via militare per collegare le fortificazioni sabaude nel XVIII secolo, la sua funzione si è evoluta, divenendo simbolo di un territorio dove la stabilità delle comunità alpine si intreccia con il dinamismo del transito. Seguendo il crinale montano, la strada diventa una “mappa nomade”, uno spazio fluido dove villaggi, alpeggi e fortificazioni si fondono. Camminare su questa via è un atto creativo che, come suggerisce Robert Smithson, trasforma il paesaggio in narrazione attraverso ogni passo. In questo contesto il disegno diviene linguaggio di narrazione, un tessuto vivo in cui memoria, esperienza e innovazione tecnologica si intrecciano per restituire senso ai luoghi. Il nomade tecnologico non è un semplice esploratore, ma un interprete del territorio, un narratore che attraverso strumenti digitali—dalle fotografie e video condivisi sui social ai rilievi con droni, laser scanner e sistemi GIS—documenta e ricostruisce il proprio viaggio. La tecnologia diviene quindi un’estensione del pensiero, una scelta che riflette intenzioni, visioni e modi di abitare il paesaggio. Se digitalizzata, la rappresentazione diviene un archivio interattivo, un sistema dinamico in cui dati, immagini e suoni si fondono per trasformarsi in esperienza. Il paesaggio non è più un’entità statica, ma un racconto in divenire, visto con gli occhi erranti di chi lo percorre. L’urbano incontra il nomade: l’errare si fa atto di riattivazione del territorio, riportando alla luce le tracce del passaggio umano e riconnettendo il presente con le memorie sedimentate nello spazio.| File | Dimensione | Formato | |
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