Goffredo Varaglia, un Martire in Piazza Castello a Torino

I Torinesi ed i turisti, che passano e sostano in Piazza Castello, possono trovarvi nel selciato una targa. Nel 2000 la città di Torino e la Chiesa Valdese posero tale targa per la memoria del pastore valdese Goffredo Varaglia, che venne ucciso e arso sul rogo nella piazza di Torino il 29 marzo 1558. Alla pubblica commemorazione, oltre alle autorità civili, presero parte il pastore Ribet ed il presidente della Comunità ebraica di Torino Disegni, con l’avv. Segre che recava l’adesione dell’Associazione Nazionale del Libero Pensiero intitolata a Giordano Bruno. Martire della libertà di pensiero, Bruno fu messo al rogo il 17 febbraio del 1600, a Roma 42 anni dopo Varaglia. Un martire è colui che subisce la morte o altre sofferenze per la propria fede o un ideale, senza rinunciare alla sua testimonianza, e per questo Varaglia, come Giordano Bruno, è un martire.